Il giornalista vicino al club di Ferrara analizza la situazione in casa della formazione allenata da Leonardo Semplici
Dopo le vacanze estive, la Serie A è pronta a fare un nuovo debutto con l’Atalanta che sarà impegnata in casa della Spal e con Stefano Manfredini, giornalista de Il Resto del Carlino, analizziamo la situazione degli estensi.
Manfredini, quanto è cambiata la Spal?
“Tanto perché sono andati via diversi giocatori. Non c’è più Lazzari che era un punto fermo della squadra degli ultimi sei anni dalla C2 alla A ed era il giocatore di riferimento su cui si basava gran parte del gioco e di questo 3-5-2 che è il marchio di fabbrica di Semplici. Poi non ci sono più altri come Antenucci e Schiattarella e c’è stato questo infortunio di Fares che ha cambiato un po’ le carte in tavola e si è alla ricerca di un sostituto”.
Che Spal potremmo vedere?
“La formazione base potrebbe essere formata da Berisha al posto di Viviano fra i pali; una difesa con Cionek, Vicari e Felipe anche se si sta provando a riportare qui Bonifazi; Di Francesco e D’Alessandro sugli esterni anche se si devono un po’ inquadrare in questo 3-5-2; Murgia, Missiroli e Kurtic in mezzo; mentre davanti ci sarà Petagna con uno fra Paloschi, Floccari e Moncini. Il bergamasco ha però le valigie pronte, Floccari deve recuperare da qualche acciacco, mentre Moncini viene da una buona stagione in B con il Cittadella, ma finora non ha convinto molto”.
In chiave mercato possono interessare Reca e Barrow?
“Sicuramente il polacco piace alla società che già l’estate scorsa provò ad anticipare l’Atalanta. La Spal sta cercando un laterale sinistro e si sta sondando da diverse parti con il polacco che non è un profilo sotto osservazione. Barrow invece p più un’ipotesi. In questo momento il posto è bloccato da Paloschi, per cui se non viene venduto lui, non ci sarà nessun ingresso in attacco. Ma se il bergamasco dovesse partire, potrebbe essere un discorso che si può sviluppare anche se in casa Spal il nome caldo è quello di Babacar”.