I nerazzurri pagano le amnesie di Toloi e a nulla servono le due reti messe a segno da Zapata. A fare festa sono i granata
Parma non è Reggio Emilia e così all’Atalanta non riesce una delle tante rimonte a cui siamo stati abituati. Al Tardini a fare festa è il Torino che si impone per 3-2. I nerazzurri non hanno giocato una prova negativa (il migliore a nostro avviso è Duvan Zapata), ma hanno pagato qualche amnesia difensiva di troppo (soprattutto di Rafael Toloi) e la buona vena del portiere granata, Salvatore Sirigu, bravo in almeno cinque occasioni.
Gollini 6.5: incolpevole sui gol subiti, in mezzo piazza un paio di interventi (su Izzo e Rincon) buoni a tenere in partita l’Atalanta. Stupisce tanto per le sue parate quanto per la sua personalità.
Toloi 5: domenica orribile per il difensore brasiliano che regala il corner da cui scaturisce il vantaggio granata e non è perfetto nemmeno nella marcatura su Bonifazi. In ritardo anche in occasione del gol di Berenguer.
Djimsiti 6: stilisticamente è tutt’altro che impeccabile, ma alla fine dalla sua parte non si passa (quasi) mai.
Masiello 6: difende e attacca, è la solita prova generosa dell’esperto difensore nerazzurro.
Hateboer 5: fa tutto bene fino ai 20 metri avversari quando, poi, sembra sempre indeciso su come completare la giocata (vedi colpo di testa a pochi secondo dalla fine). A questi livelli essere un ottimo atleta non basta per strappare la sufficienza.
de Roon 6: il numero 15 in mezzo al campo è sinonimo di ordine, ma senza disdegnare qualche inserimento. Certo, qualcosa in più in occasione del gol di Izzo si poteva fare (in associazione con Gosens).
Pasalic 6.5: parte con ritmi di gioco decisamente lenti, ma li alza col passare dei minuti. L’assist per Zapata in occasione del pareggio nerazzurro è da manuale. Se gioca sempre così per la concorrenza la vita è decisamente dura (17′ st Muriel 5.5: questa volta non incide nel match).
Gosens 5.5: prova positiva nel primo tempo, condita da una conclusione pericolosa respinta da Sirigu, decisamente meno brillante la ripresa e con quella incertezza in occasione del gol di Izzo che gli costa mezzo voto (24′ st Arana 6: in campo senza conoscere praticamente i compagni, fa vedere subito buona velocità e tecnica di base).
Gomez 6: il Gasp, almeno in avvio, lo avanza di qualche metro e in posizione più defilata del solito, per un ritorno all’antico che non lo mette in difficoltà. Nella ripresa si piazza anche a centrocampo per uno schieramento ultra offensivo (22′ st Malinovskyi 5.5: vuole spesso il pallone tra i piedi, ma quasi mai da lui scaturiscono giocate efficaci).
Ilicic 7: quando è in giornata buona è incontenibile e oggi ha dato la sensazione di essere decisamente in vena. Si prendere responsabilità, salta l’uomo, crea per i compagni e calcia spesso in porta trovando sempre i guanti di Sirigu.
Zapata 7.5: i duelli personali sono tutti suoi. Tocca tre palloni in area, uno lo trasforma in gol, uno lo manda fuori per una questione di centimetri e il terzo, dopo una manciata di minuti dall’inizio della ripresa, è un capolavoro di forza, tenacia e determinazione che vale il momentaneo 2-1.
Gasperini 6: la sua Atalanta gioca sempre e comunque, crea, segna, ma concede anche tanto. Se in avanti i movimenti sembrano più che rodati, il mister dovrà lavorare ancora tanto sulla fase difensiva per colmare tutte le lacune messe in evidenza nel precampionato e in queste prime due giornate
No ilicic 5 e a che Gasperini 5 il cambio centrocampista per attaccante sul ª 2 grida vendetta
Stranamente, queste pagelle sono di manica larga.
Gasperini 6?