Compagno in Primavera del gambiano, l’esterno mancino ricorda gli allenamenti del Gasp: “Esige tantissimo”
È un esterno sinistro, a quattro o a tre: “Ma il mio unico gol a livello Under 19 l’ho fatto di destro, all’incrocio, all’Inter, scambiando con Rilind Nivokazi. In effetti il gioco di Gian Piero Gasperini sarebbe adatto alle mie caratteristiche: è uno che esige tantissimo dai suoi giocatori, giusto per uno come me abituato a dare al 110 per cento”. Estate 2019, Lorenzo Migliorelli riparte l’avventura da atalantino in prestito al Siena: “Una città magica, che vive di contrade e di Palio. Ho preso casa a Rosia, qui vicino”. Estate 2017, il lavoro con la prima squadra e una manciata di amichevoli, tra cui quella del 12 agosto allo stadio col Venezia: “Allora in panchina c’era Pippo Inzaghi, io ci andai l’anno dopo con Stefano Vecchi. Sei mesi e poi Virtus Entella”.
MIGLIORELLI E BERGAMO. “Difficile un confronto tra Bergamo e Siena, anche perché a Bergamo non ci ho mai vissuto. Facevo la spola con Zingonia, in pulmino, da Castiglione delle Stiviere, casa mia – ricorda il difensore di fascia classe ’98 -. Passava anche da Brescia e provincia, quindi mi sono fatto tantissimi viaggi con Andrea Colpani. Ma come per tutti quelli che sono passati dal settore giovanile dell’Atalanta, il sogno, anzi l’obiettivo, è conquistare la prima squadra”.
MIGLIORELLI E GLI ALLENATORI. “Sono cresciuto nella FeralpiSalò, in nerazzurro ho fatto una stagione di Allievi con Sergio Porrini e tre di Primavera: due con Valter Bonacina e l’ultimo con Massimo Brambilla. Tutte brave persone e bravi maestri di calcio da cui imparare. Ora ho Alessandro Dal Canto, compagno all’AlbinoLeffe di Ivan Del Prato, papà di Enrico, altro mio compagno storico nella Primavera dell’Atalanta”.
MIGLIORELLI E LA C. “Scegliere di fare il calciatore di professione richiede lavoro e sacrifici, non ho certo paura di partire dal basso. Facciamo il rombo e sono titolare, abbiamo un presidente, Anna Durio, importante e autorevole: ce ne sono poche nel calcio, ci vuole coraggio. Lottiamo per accedere ai playoff per la B: situazione ideale per un giovane che vuole crescere passo dopo passo”.
MIGLIORELLI E BARROW. “Ho un ottimo ricordo di tutti i compagni di squadra e di tutti quelli che lavorano al Centro Sportivo Bortolotti. Anche dei giocatori della prima squadra, che mi hanno sempre dato una mano e buoni consigli. Musa Barrow, ai tempi della Primavera, era due spanne sopra chiunque, un attaccante fuori categoria. Sono contento che sia rimasto a Bergamo, potrà avere ulteriori occasioni per dimostrare il suo valore. Che è altissimo: si è già visto durante la sua prima mezza stagione”.
Forza Atalanta