Come ingaggi e spesa per i cartellini il divario tra i nerazzurri e il Manchester City è abnorme. Ma anche in Italia quasi la metà delle squadre è più danarosa
Una Dea low cost. Lo suggerisce il gap di 921 milioni di euro tra la più povera del girone C di Champions League e la più ricca. L’Atalanta, scrive il Corriere della Sera di Bergamo citando il Cies, per i cartellini dell’attuale rosa ha speso 93 milioni, mentre il Manchester City addirittura 1.014. Ma in Italia la classifica degli “spendaccioni” non vede risalire di molto i nerazzurri, più o meno a metà, superati anche da Cagliari (102) e Bologna (100), mentre il Milan è a 402.
LOW COST: ANCHE GLI INGAGGI. Citando il report annuale della Gazzetta dello Sport, il dorso cittadino del quotidiano nazionale rileva quanto siano cresciuti gli ingaggi dei leader della squadra come il Papu Gomez, a quota 600 mila euro annue nel 2014 quando German Denis era al top con 1,2 milioni. Il monte ingaggi all’epoca era di 24 milioni, due terzi rispetto all’oggi. L’argentino è il più pagato: 1,8 su 36 milioni complessivi per pagare tutta la rosa, dato anch’esso da metà classifica in serie A.
Percassi
Forza pecassi