L’ex nerazzurro: “la partecipazione alla Champions qualche punticino lo toglierà, però la garanzia resta la conferma dell’allenatore”
C’era anche Carlo Perrone nell’ultimo incrocio tra Dinamo Zagabra e Atalanta, datato 3 ottobre 1990. il ricordo di quel match, però, ha tinche chiaro scure perché lo spazio riservato a “Carletto” fu di appena 22 minuti perché il tecnico di allora – Pierluigi Frosio – preferì la potenza di Sergio Porrini per arginare l’astro della Dinamo Zvonimir Boban.
“Di quella gara ricordo che però ce la cavammo bene. Passammo il turno meritatamente, senza soffrire poi così tanto – ha detto a l’Eco di Bergamo -. Fu una trasferta difficile a livello ambientale niente di paragonabile con quella successiva in Turchia, dove riuscimmo a vincere 1-0 col Fenerbahce. A Zagabria durante la parti- ta i tifosi locali si comportarono benissimo con noi“.
Dal passato all’attualità, Perrone ha le idee chiare su quello che potrà fare l’Atalanta 2019/2020: “Io non credo che ci sarà un ridimensionamento. Anche in vista di questa stagione storica l’Atalanta è stata pensata per far bene e riuscirà a stupire. Non so se arriverà ancora terza, magari la partecipazione alla Champions qualche punticino lo toglierà, però la garanzia resta la conferma dell’allenatore, che ha dato alla squadra una precisa identità. Poi, al di là dei risultati, le partite in cui gioca l’Atalanta sono sempre belle e avvincenti“.
Con Carlo sono d’accordo su tutto tranne che in politica. ?