In caso di passaggio agli ottavi di finale i nerazzurri potrebbero incassare fino a 40 milioni. Ogni punto conquistato vale 900 mila euro
La Champions League è un sogno per tutti. Per i giocatori, che hanno un’occasione unica di confrontarsi con i più forti colleghi del mondo, per i tifosi; che potranno vedere da vicino le squadre migliori e vivere sfide irripetibili, ma anche per la società che da questa competizione ne uscirà arricchita, specialmente dal punto di vista del bilancio. Già, perché la Champions è una vera miniera d’oro per coloro che riescono prenderne parte. I ricavi commerciali lordi sono stimati in 3,25 miliardi di euro che, tolte le varie spese, diventano 2,55 miliardi da distribuire alle società giocano in Champions League ed Europa League.
Ma quanto potrebbe incassare l’Atalanta? A fare i conti in tasca alla Dea c’ha pensato l’Eco di Bergamo e i dati sono davvero interessanti. Dei 1.950 milioni stanziati, il 25% è diviso in parti uguali tra le 32 partecipanti: quindi 15,25 milioni a testa. Un altro 30% del montepremi è distribuito in base al ranking: l’Atalanta, penultima, prende 2,216 milioni. Un altro 30% del montepremi (585 milioni) distribuito prima in base ai risultati del girone eliminatorio e poi ai turni giocati a eliminazione diretta. Nelle sei gare del girone ci sono in palio 900 mila euro a punto e 3 milioni in caso di vittoria. Per quanto riguarda i diritti tv, a nerazzurri andranno 6 milioni scarsi.
Chi passa il turno e accede agli ottavi incassa 9,5 milioni, altri 10,5 milioni se si va ai quarti, 12 milioni in caso semifinale, 15 milioni vanno alle due finaliste e altri 4 milioni a chi vince la Champions. Ma ora – forse – stiamo sognano un po’ troppo…