L’emozione sarà tanta, ma per la classifica sarà importantissimo fare risultato
Un’emozione unica e carica di significati pervaderà tutti i tifosi nerazzurri stasera. Siano essi a Zagabria o a casa davanti alla televisione poco cambia: il ricordo andrà magari ai momenti difficili per la loro Atalanta, alla Serie C del 1981 o ai brutti giorni dello scandalo-Calcioscommesse del 2011.
L’Atalanta vive ora il momento più alto della propria storia, con un terzo posto conquistato e una storica qualificazione alla prossima Champions League. A tutto ciò si unisca un grande tecnico, ormai pienamente in simbiosi con pubblico, città e proprietà. I bergamaschi, da sempre caldi e passionali nel sostegno alla squadra, sognano ad occhi aperti.
Alle suggestioni ambientali e alla mitica musichetta di Tony Britten, però, andranno affiancati anche i freddi e meri calcoli di classifica. Vincere stasera sarebbe infatti importantissimo per mettere subito pressione sullo Shakhtar Donetsk, che sarà presumibilmente la squadra su cui Gomez e compagni dovranno “fare la corsa” per la qualificazione agli Ottavi.
Occhio, però, a non sottovalutare la Dinamo, avversaria di buonissima qualità tecnica e che pare essere in grado di reggere bene gli alti ritmi richiesti dalle partite internazionali. Vincitrice di 13 titoli negli ultimi 14 anni in patria, è attualmente guidata da Nenad Bjelica, in passato anche tecnico dello Spezia con risultati altalenanti. In avanti occhio a Petkovic, anch’egli con un passato nel Bel Paese e da qualche mese centravanti del nuovo corso della Nazionale croata.