Zapata ancora decisivo, dietro di lui Papu Gomez, bravo ad andare oltre i guai fisici e Gollini sempre attento
Vittoria doveva essere, ma vittoria non è stata. Anzi, l’Atalanta viene sconfitta per 2-1 dallo Shakhtar Donetsk da un gol in pieno recupero e complica tremendamente la sua corsa nel Girone C di Champions League. Questi i nostri giudizi:
Gollini 6.5: la parata più difficile la fa a gioco fermo (uscita su Moraes nel primo tempo) ma la sensazione di sicurezza che dà alla difesa è davvero notevole.
Toloi 6: prestazione attenta quella del difensore brasiliano che concede poco a Taison ed è sempre puntuale nelle chiusure.
Masiello 6: vale il discoro fatto per Toloi, ma dopo la scoppola di Zagabria era lecito e giusto aspettarsi una difesa concentrata a badare soprattutto al sodo (22′ st Muriel 6: vivace ma poco pungente).
Palomino 5.5: Moraes&Co non sono avversari facili, ma lui dà la sensazione di essere spesso in affanno, come in occasione del pareggio dello Shakhtar.
Hateboer 6.5: un paio di incertezze in avvio, ma anche il cross per Zapata in occasione del vantaggio nerazzurro per rendere il suo martedì sera non banale (11′ st Gosens 6: rilava il compagno olandese e diventa l’esterno più pericoloso in campo tra i due nerazzurri in campo).
de Roon 5.5: c’è anche il suo zampino, purtroppo, nell’errore che vale il pareggio ucraino.
Pasalic 6: alterna momenti di insicurezza a giocate di grande qualità. Il palo colpito nel primo tempo sta ancora tremando e a fine gara costa carissimo.
Castagne 5: prestazione stranamente incolore quella del belga, mai nel vivo dell’azione, anche se talvolta non per colpa sua. Nella ripresa cambia fascia ma non il copione della sua gara.
Gomez 6.5: La Scala cercava un tenore e per un’ora abbondante di gioco l’ha trovato vestito di nerazzurro. Entra in tutte le azioni dell’Atalanta e il tacco in occasione del rigore è da standing ovation. Peccato per quella palla del 2-1 in pieno recupero calciata non al meglio.
Ilicic 5: il rigore sbagliato è una mazzata tremenda per lo sloveno che poi fatica a rientrare in partita (11′ st Malinovskyi 6: dalla mediana in su dà sempre l’idea di essere pericolo, ma in queste gare serve anche più generosità in fase di non possesso).
Zapata 6.5: lotta, sgomita, tiene in apprensione tutta la difesa ucraina, ma soprattutto segna un gol che serve a risollevare in parte il cammino della Dea in Champions League.
Gasperini 6: come si dice in questi casi la sua Atalanta gioca “bene ma non benissimo” e alla fine paga un prezzo salatissimo al cospetto di uno Shakhtar Donetsk che dalla sua ha esperienza internazionale da vendere e stasera anche molta fortuna.
Sarà pur vero che quest’anno abbiamo preso più goal, ma ricordiamoci che questi ragazzi ci anno portato fino qui… Io non riesco a criticarli, bisogna aiutarli sostenendoli nei momenti di crisi…. Ok sono professionisti, ma sono fatti di carne e ossa come ogni essere umano… Stiamo migliorando…. Sempre e comunque FORZA ATALANTA ????
Ma che partita avete visto ?
Difesa come al solito che si fa infilare….
La difesa è largamente insufficiente.
Gasperini è un allenatore portato ad attaccare ma in questi casi ci si deve preoccupare di difendere con ordine e non intestardirsi con gli stessi uomini. Ora sappiamo che questo è un limite.