44 anni per l’attuale tecnico del Chievo e per quello della Roma Under 16, 39 per l’allenatore della Primavera della Cremonese. Marcolini è rimasto nel cuore dei tifosi
Il compleanno nerazzurro di oggi, mercoledì 2 ottobre, è a tre piazze. Quella più importante, nel cuore dei tifosi, la occupa certamente Michele Marcolini, mancino di centrocampo dalla grinta proverbiale e dal tiro proibito, tornato al Chievo in estate nelle vesti di responsabile tecnico. 44 anni per lui come per la meteora della fascia sinistra Gianluca Falsini, dal 2018 allenatore dell’Under 16 della Roma. Gli auguri vanno anche a Stefano Lucchini, il centrale difensivo del lotto, 39 anni compiuti dalla panchina della Primavera della Cremonese.
MARCOLINI, TRE ANNATE E TANTI GOL. Marcolini (nella foto), nativo di Savona dove aveva giocato il padre Antonio, veronese e tragicamente scomparso l’anno scorso, si fa ricordare dal pubblico dell’Atalanta per aver dato tantissimo in annate da saliscendi. Arrivato in B con Andrea Mandorlini nel 2003, mette insieme tre stagioni – con il ravennate e poi Delio Rossi in A: retrocessione immediata -, se ne va nel 2006 dopo la promozione con Stefano Colantuono, lasciando la traccia di 13 palloni nel sacco in 117 partite. Cresciuto tra Vado, Quiliano, Pegliese e Torino, in carriera anche le maglie di Sora, Bari, Vicenza, Chievo, Padova e Lumezzane con ritiro nel 2013. In panchina, prima di tornare dai Mussi, i valgobbini stessi, il Real Vicenza, il Santarcangelo, l’Alessandria, l’Avellino solo subodorato a tiro del fallimento e l’AlbinoLeffe da sostituto di Massimiliano Alvini.
LUCCHINI, GRINTA E CUORE IN DIFESA. Lucchini, mastino classico nato a Lodi ma di Castelnuovo Bocca d’Adda, arriva a Bergamo nel 2011 agli ordini del Cola dopo le due annate alla Sampdoria da qualificazione Champions con Gigi Delneri e da retrocessione con Domenico Di Carlo e Alberto Cavasin. In tre stagioni atalantine, 71 presenze e 1 rete (al Torino). Cresciuto in grigiorosso, riportato in B nel 2017 all’ultimo tuffo da calciatore, nella parabola professionale annovera anche Ternana, Empoli (qualificazione alla Uefa nel 2007 con Gigi Cagni e l’ex nerazzurro Luca Saudati bomber) e Cesena. Sposato con la compaesana Elena Pavesi, è papà di Matteo e Giovanni. Noto per la beneficenza con l’associazione “Il Volo degli Angeli”, mette spesso all’asta le maglie sue e dei compagni su E-Bay.
FALSINI, IL CONTE DELLA SINISTRA. Falsini, detto Il Conte per l’eleganza fuori dal campo, biondino che con l’età ha ahilui perso i boccoli da arcangelo, era una discreta dinamite a sinistra, terzino ma all’occorrenza pendolino. Nell’Atalanta, giuntovi da Parma nel mercato di riparazione dell’inverno 2002, solo 10 gettoni da gennaio a maggio sotto Giovanni Vavassori. Che dalla sua parte poteva optare per Gianpaolo Bellini in uno schieramento più difensivo oppure per Luciano Zauri. Quindi il trasferimento alla Reggina; in precedenza, Parma (anche giovanili), Gualdo, Monza, Padova e Verona; dopo, Siena, Catania, Arezzo, Padova e Legnago (ritirato nel 2010). Come allenatore, da collaboratore agli Allievi dell’Hellas, per passare a Siena (idem) ed Empoli (Under 17 di Lega Pro e Under 16) e infine in giallorosso.
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