Euforico il direttore operativo nerazzurro che ha spiegato come sono andati i lavori e ha illustrato i programmi futuri

Finalmente l’Atalanta avrà il suo stadio. Oggi la commissione provinciale ha dato parere positivo fatte salvo alcune piccole prescrizioni che dovranno essere eseguite. E il direttore operativo Roberto Spagnolo, che ha seguito i lavori dal primo giorno, traccia il punto.

SODDISFAZIONE. “Oggi si è riunita la commissione provinciale che ha dato parere favorevole con alcune prescrizioni che entro sabato saranno eseguite. Verranno poi valutate con una commissione ristretta con Comune, Vigili del Fuoco, forze dell’ordine e Atalanta per la verificarne l’esecuzione. Si tratta di riempimenti in alcune vie di fuga e altre piccole cose che sono comunque vincolanti”.

TEMPI STRETTI. “Questa mattina era importante perché oggi pomeriggio il comune ci ha rilasciato la licenza d’uso. Un momento in cui abbiamo pensato di non farcela? Sì c’è stato quando abbiamo chiesto la possibilità di giocare tre partite a Parma e ce ne hanno concesse solamente due. I programmi prevedevano la chiusura dei lavori il 27 ottobre, invece abbiamo dovuto stringere i tempi e chiudere per essere pronti il 6. Per tutto questo dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno lavorato nei cantieri e stanno lavorando tutt’oggi. Si parla di una media di 220 persone per il primo turno e 80 per il secondo, con orari dalle 10 del mattino alle 2 di notte. Oggi che abbiamo fatto i collaudi, sono soddisfatto del lavoro che abbiamo fatto”.

TORNELLI. “La capienza della Curva Nord sarà di 9121 persone e puntiamo a farle entrare tutte nel giro di un’ora grazie all’installazione di sette tornelli doppi digitali con contatto. Presidente? Spero sia contento. Gasperini? E’ stato molto interessato ai lavori, veniva continuamente a vedere. Si è persino presentato a mezzanotte con amici”.

PROSSIMI STEP. “Il prossimo anno si interverrà sulla Giulio Cesare e non sulla Curva Sud perché quest’ultima richiede una tempistica più lunga e ci sono altre situazioni commerciali delicate. Quindi abbiamo scelto di intervenire sulla tribuna ma dobbiamo ancora decidere in che termini. Per concludere il progetto, abbiamo cinque anni di tempo, ma tutti hanno sempre parlato di tre. Oggi siamo nel 19/20, 20/21 si giocherà con la Giulio Cesare sistemata, mentre nel 21/22 faremo la sud in corso d’opera con lo stadio aperto nei tre settori. Europa? In quel caso ci sarà da trovare una soluzione alternativa fino al completamento dell’opera. Ma finché ci sarò io, il campionato lo si giocherà a Bergamo”.