Non sono tantissimi i calciatori italiani in prima squadra, ma nelle giovanili cresce tanto materiale….
Troppi pochi italiani in squadra in questa Atalanta, una critica che spesso e volentieri qualche tifoso fa sommessamente notare, nonostante gli eccezionali risultati raggiunti nelle ultime tre stagioni dalla prima squadra.
In occasione di un meeting dedicato agli sponsor l’Ad Luca Percassi ha però sottolineato come: “16 convocati nelle giovanili azzurre siano un bel numero: vero, c’è stato un momento di ‘pausa’, ora tanti ragazzi stanno ‘arrivando”.
C’è quindi nell’ambiente circostanze Zingonia la speranza di poter presto vedere qualcuno di loro in prima squadra nel corso dei prossimi mesi ed anni, come già successo a Roberto Piccoli in due circostanze nel trionfante finale di stagione, con il giovane 2001 (unico bergamasco di quel gruppo) apparso euforico durante i festeggiamenti per la qualificazione in Champions League lo scorso 26 maggio.
Se il centravanti di Sorisole ha come principale peculiarità quella di fare gol, il gruppo dei classe 2001 è sempre stato ricco di grande talento per via della presenza di elementi del calibro di Brogni, Gyabuua (arrivato in Under 15 dal Parma dopo il fallimento del club ducale) ed il fantasista Alessandro Cortinovis.
Grandi sono le aspettative anche in merito a ragazzi più giovani: il “colored” ma italianissimo Cher Ndour, fantasista classe 2004. Al Mondiale brasiliano Under 17, invece, nelle prossime settimane dovrebbero volare il mediano Simone Panada e la mezzala Samuel Giovane, classe 2003 e da circa un anno nel gruppo della Nazionale con ragazzi di un anno più anziani. E’ forse lui la punte di diamante degli azzurrabili che quotidianamente (o quasi) si allenano al “Bortolotti”
Gli italiani sono stati venduti bene, spinazzola, Gagliardini, Conti, cristante, Mancini, Caldara …gli attuali titolari tolto Zapata presi a poco o nulla.