Il portiere può esordire in azzurro martedì a Vaduz, mentre l’attaccante gambiano in campionato può approfittare del crac di Zapata. E alla Lazio ha già fatto male…
Il portiere e l’attaccante. La Nazionale e l’Atalanta. Il martedì e il sabato. Una chance per due, ma su due fronti diversi. Pierluigi Gollini, alla terza convocazione del ct Roberto Mancini (una volta con Giampiero Ventura), nel match di qualificazione a Euro 2020 ormai esornativo (Italia straprima) del 15 ottobre a Vaduz contro il Liechtenstein può finalmente trovare il sospirato esordio da guardiano dei pali azzurro a livello senior. Musa Barrow, invece, cerca fortuna nel club: sabato, contro la Lazio, salvo contrordine ci sarà un Duvan Zapata di meno. Oltre a un Luis Muriel non certo nella condizione più brillante, dopo il mini tour spagnolo e francese di amichevoli della Colombia con Cile e Algeria.
PORTIERE E ATTACCANTE, LA CHANCE. Se il Gollo sogna di poter difendere la bandiera patria, il gambiano del ’98 che in estate avrebbe dovuto fare le valigie vuole un posto finora negatogli a dispetto delle dichiarazioni dello stesso Gian Piero Gasperini, che tra Sassuolo e Lecce aveva parlato di possibile occasione per chi giocava meno (leggi: quasi per nulla) come lui. Perché proprio in casa della Lazio in un anticipo alla ripresa del campionato da prendere con le pinze? Semplice: nel precedente del 6 maggio 2018 ad aprire le danze, nel penultimo dei suoi 4 gol in serie A, fu proprio Barrow, dopo un paio di minuti. E pazienza se Caicedo impattò al 24′.
BARROW E IL NODO ATTACCO. In attesa di chiarire l’entità e la prognosi dello stiramento all’adduttore destro di Duvan, ovvero il titolare irrinunciabile, va sottolineato che l’allenatore atalantino un Muriel dall’inizio proprio non riesce a vederlo. O meglio, l’ha visto solo con la Fiorentina, da possibile ex al veleno col gol però rimastogli in canna, il 22 settembre scorso a Parma. Il Gasp, quando ha rinunciato a Zapata fra gli undici di partenza, a Roma all’Olimpico, ha usato la coppa Ruslan Malinovskyi-Papu Gomez con Josip Ilicic unica punta effettiva. E l’unica alternativa a questa soluzione, al punto in cui siamo, si chiama Musa Barrow. Fin qui, per lui, in questo scorcio di stagione, solo 2′ più recupero a Zagabria e un quarto d’ora abbondante nella tana del Sassuolo, al posto rispettivamente dello sloveno e del colombiano.
