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Nazionali, gioie e dolori. Zapata e un calendario killer

L’infortunio del centravanti colombiano in un’inutile amichevole contro il Cile suona come un allarme per un calendario massacrante oltre quello dei club. Le nazionali killer

Sette partite in ventidue giorni: che razza di tour de force, si diceva in casa Atalanta. In campionato è andata bene, fino alla conquista del terzo posto. In Champions meno, ma questo è un altro discorso. Perché il problema è un calendario che non dà tregua. Sette match in tre settimane contate, ecco il menù fino alla prossima pausa per le Nazionali, la terza. Non bastasse il programma a maglie fitte dei club, ecco le rappresentative di bandiera ad appesantire lavoro, preparazione su due fronti e soprattutto muscoli dei giocatori. Risultato? Duvan Zapata che tentando di segnare in diagonale al Cile si siede sull’adduttore e al 23′, dopo un tris cronometrico senza rialzarsi, ecco il cambio.

IL CALENDARIO E LE “SOSTE”. La seconda sosta per le Nazionali, insomma, s’è rivelata una trappola. Prima o poi qualche inghippo si sarebbe pur dovuto spalancare a mo’ di tagliola per uno dei tredici convocati nerazzurri. Alle prese con una stagione massacrante e con le cervellotiche decisioni dei maggiorenti del calcio internazionale di appesantirne il cammino. Per la società di Zingonia è lo scotto da pagare alla nuova dimensione acquisita grazie ai risultati sul campo. Le noie alle articolazioni sono un killer silenzioso che sta in agguato e colpisce quando meno te l’aspetti. Un danno ancora da quantificare, ma potenzialmente incalcolabile per una squadra che potrà allenarsi a ranghi completi solo due giorni in vista dell’anticipo del sabato (ore 15) in casa della Lazio.

CALENDARIO DA 1 MATCH OGNI 3 GIORNI. Altro che pausa dei campionati, questo è il prolungamento di un calvario fisico-atletico, specie per chi è titolarissimo e accumula più minutaggio dei compagni. Il friendly match della Colombia di sabato, per non parlare della replica martedì sera con l’Algeria, è qualcosa che dall’inutile s’è tramutato ahinoi in dannoso. In generale, con la posta in palio – vedi qualificazioni alla Coppa d’Africa per Musa Barrow e il fuoriquota della Primavera Ebrima Colley, vedi i gironi per Euro 2020 per nove tesserati dell’Atalanta – oppure no, il cammino tracciato a tavolino dalla Uefa ha portato le tappe forzate da sette a ventidue giorni a nove piene in quattro settimane. Lasciando, oltretutto, tre giorni fra un incontro e l’altro. La media delle sfide per chi ha la ventura di difendere anche la patria bandiera.

IL CALENDARIO DI ZAPATA & CO. Si deve scendere a pelo d’erba due volte a settimana senza poter affrontare un vero e proprio stop per il necessario recupero della condizione, a farla breve. Chiaro che poi gli organici meno attrezzati, ovvero senza ricambi con le caratteristiche degli intoccabili dell’undici-base, ne paghino il fio più di altri. Duvan Zapata e soci sono alle soglie di un’altra dose da cavallo di calendario-killer. Oltretutto con l’infrasettimanale di mezzo anche stavolta. Martedì 22 si va all’Etihad Stadium (ore 21) contro il Manchester City, quindi terzetto di portate in serie A a un’incollatura: domenica 27 (ore 15) a Bergamo con l’Udinese, mercoledì 30 (19) a Napoli e domenica 3 novembre (12.30) ancora in casa col Cagliari. Mercoledì 6 a San Siro il ritorno coi Citizens, domenica 10 (15) si va a Marassi dalla Sampdoria. Un ulteriore settebello in ventun giorni, ma solo a ottobre sono quattro allacciate di scarpe in undici giorni. E poi si riparte con le Nazionali, sempre a coppia. Assurdo.

 

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4 anni fa

I procuratori dei calciatori rompono le scatole solo per avere aumenti di ingaggio dei loro assistiti e in questi casi non si fanno sentire…

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4 anni fa

Lo dico da anni.. c’è un Calcio di club che è cambiato negli anni e quello per le Nazionali fermo agli anni 70.. gli impegni e i ritmi sono raddopppiati nei club, sarebbe ora che le nazionali si prendano il loro spazio una sola volta all’anno concentrata in più giorni… esempio, fine stagione dei Club, da fine maggio ai primi di Luglio.

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4 anni fa

Calendari assurdi

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4 anni fa

i giocatori forti giocano per le nazionali dunque se non si vogliono avere infortuni sarebbe il caso forse di tornare ad avere i comandini della situazione in squadra, cosi non ci sarebbero problemi di nazionali ma di serie b…..sono atleti e può succedere in qualsiasi momento che possano infortunarsi

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4 anni fa

le qualificazioni dovrebbero essere fatte a fine stagione come le fasi finali. Il resto dell anno le nazionali sono INUTILI

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