In occasione del compleanno dell’Atalanta un viaggio nella storia dello stadio di Bergamo, teatro di imprese, gioie e atroci delusioni
Oggi sono 112 anni di Atalanta e anche su CalcioAtalanta.it sarà ua momento speciale, vi vogliamo portare con noi in un viaggio nella storia dell’Atalanta, tra luoghi, maglie, storie, partite, gol, vittorie e sconfitte. Un po’ di tutto.
Lo stadio di Bergamo
In realtà, va detto, l’Atalanta non ha iniziato la sua storia giocando allo stadio di Bergamo, che poi nel corso degli anni ha cambiato denominazione un paio di volte, ma ci arriveremo. Siamo nel 1914 e la FIGC ha appena riconosciuto la sezione calcio della società di sports atletici, come si legge nel comunicato del tempo: serve quindi un campo. Viene quindi acquistato il primo “stadio” della storia nerazzurra, in via Maglio del Lotto.
Finita la guerra si torna a giocare a calcio, ma il campo precedentemente acquistato non è più disponibile. Viene ceduto da Betty Ambiveri ai ragazzi dell’Atalanta il campo della Clementina, che prenderà il nome di Atalanta Stadium, teatro di diversi sport nel corso degli anni, ciclismo compreso. Saranno 14mila i tifosi presenti alla prima partita, contro La Dominante di Genova.
Si arriva al 1928, la passione per il calcio cresce e c’è bisogno di un nuovo stadio, che viene costruito in viale Giulio Cesare: costo di 3,5 milioni di Lire, senza le curve e con la pista d’atletica, intitolato al gerarca fascista Mario Brumana. Sarà il futuro Gewiss Stadium, ma ci siamo ancora parecchio lontani.
Seconda Guerra Mondiale terminata, il fascismo non c’è più e lo stadio diventa semplicemente “il Comunale”. Vengono costruite le prime curve, in ferro, per aumentarne la capienza. Per trasformarle, col cemento armato, nell’aspetto che ha ora la Curva Sud bisogna aspettare il 1971, con Achille Bortolotti.
Nel 1990, durante la prima presidenza targata Antonio Percassi, viene ammodernata la Tribuna Giulio Cesare, quattro anni dopo diventa ufficialmente “Stadio Atleti Azzurri d’Italia”. Bisognerà aspettare il 2010, con il ritorno dell’attuale presidente, per vedere nuovi lavori di ammodernamento (interessata la Tribuna Centrale), fino al rifacimento della Curva Nord durante l’estate. E il definitivo cambio di denominazione in Gewiss Stadium, un gioiello che tanti in Italia invidiano.
FOTO ATALANTA.IT