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Lazio-Atalanta: tre ipotesi di formazione per il Gasp

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Il rientro alla spicciolata dei nazionali dell’Atalanta lascia molti dubbi circa la formazione che dovrà scendere in campo sabato contro la Lazio. Gasp senza centravanti?

Come a Roma con la Roma, solo che stavolta di fronte c’è la Lazio. Gian Piero Gasperini allora usò l’oggi infortunato Duvan Zapata come jolly in corsa ricavandone il rompighiaccio per fendere a favore dell’Atalanta la banchisa del punteggio, prima del bis al fotofinish firmato Marten de Roon. Ma nell’undici iniziale, quel 25 settembre che pare così lontano, c’erano il Papu Gomez e Josip Ilicic in avanti, con Ruslan Malinovskyi tra le linee, spesso comunque aiutato dall’argentino che rinculava com’è nelle sue attitudini da un anno a questa parte. Senza centravanti nella formazione schierata al kick off anche il 19 ottobre, dunque? Le ipotesi sembrano potersi contare su tre dita della mano.

NAZIONALI, TURNOVER E CENTRAVANTI. Il turnover, che alle orecchie del Gasp resta una parolaccia, dopo un ciclo di due match internazionali per gran parte dei tredici convocati è una sorta di necessità fisiologica a prescindere. E non solo perché martedì prossimo c’è il Manchester City all’Etihad Stadium in Champions League per una gara da dentro o fuori. Una prima punta considerata titolare non c’è: Luis Muriel ha giocato tre quarti di partita col Cile, quando Duvan s’è rotto, e metà con l’Algeria, ma per il tecnico di Grugliasco, che l’ha provato lì dall’inizio solo con la Fiorentina, non ha ancora i novanta minuti nelle gambe. Figurarsi se è tornato a Zingonia affaticato com’è apparso a lungo a pelo d’erba tra Alicante e Villeneuve d’Ascq.

O BARROW O ILICIC. E allora? Musa Barrow, più che un’opzione o un’alternativa, assomiglia più al classico martelletto per rompere il vetro in caso d’emergenza. Va anche detto però che è l’unico attaccante del lotto fresco come una rosa, avendo disputato da subentrato il preliminare doppio per le qualificazioni alla Coppa d’Africa con Gibuti, domenica a Bakau addirittura nel finale prima di aprire la serie dei rigori vincenti del Gambia. Ilicic, dal canto suo, s’è dovuto sobbarcare minutaggio pieno con la Slovenia e proverbialmente tre gare di fila non le regge. Ma è opinione del Gasp che “Gomez, Ilicic e Zapata, per spostarli, ci vuole tanta roba”.

MALINOVSKYI E IL PAPU, MA DIETRO CHI? La terza ipotesi, alle spalle cioè dell’utilizzo di Ilicic accanto a Gomez con Malinovskyi dietro (come coi giallorossi) o l’uso di un centravanti col dubbio atroce Muriel-Barrow, è un reparto a una sola punta. Alle spalle di un elemento in grado di far reparto da solo. E non è detto che sia Muriel davanti all’ucraino e al Papu: ricordate lo stesso bonaerense falso nueve, in mezzo ad Hateboer e Kurtic, a fine aprile 2017 nel 2-2 casalingo con la Juventus? Senza dare punti di riferimento, mandò in gol Conti per primo giocando una partita di sacrificio e spessore. Un esterno avanzato in prima linea e oplà. Cose da Papu, cose da Gasp.

 

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4 anni fa

Noi saremo allo stadio olimpico per sostenere la nostra Dea nella gioia e nel dolore ???

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