Vittorio Feltri attacca le continue revisioni del regolamento
Toni decisi nella rubrica settimanale a lui dedicata su Tuttosport per Vittorio Feltri. Il noto giornalista bergamasco è tornato sugli episodi di sabato in occasione di Lazio-Atalanta, che hanno portato al fischio di due calci di rigore in favore dei biancocelesti.
“Non mi nascondo, sono di Bergamo e simpatizzo per l’Atalanta che sabato ha pareggiato a Roma. Un pareggio nella capitale non è da buttare via – scrive il direttore di Libero -, però non è bello assistere a certi episodi penalizzanti per una squadra di provincia molto meno tutelata dagli arbitri, che fatalmente hanno un occhio di riguardo per le big del campionato. Si parla spesso di sudditanza psicologica che i direttori di gara negano esistere, invece c’è e produce effetti devastanti”.
Ma a chi vanno le maggiori colpe di questa situazione? “La colpa di tali guasti comunque non credo sia dei signori del fischietto facile, bensì dei soloni che scrivono e riscrivono nuove norme sempre più cretine rispetto a quelle vecchie. I padroni del calcio farebbero meglio a essere più conservatori evitando di danneggiare sistematicamente i club più poveri, senza i quali il massimo torneo italiano sarebbe una ben minima cosa”.