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Candeline anche per Sauzée, dal tetto d’Europa alla retrocessione

Uno dei nomi di grido dei nerazzurri dell’ultima annata del Percassi atto I naufragò tra crisi sul campo e cambio della guardia. Guidolin non mangiò il panettone, il presidente si dimise

3, 6 e 27. Non un terno al lotto, ma i giorni del mese di ottobre del 1993 in cui il fresco campione d’Europa col Marsiglia miliardario di Bernard Tapie, il centrocampista d’ordine Franck Sauzée, oggi 54 anni, mise il timbro personale in maglia Atalanta. Un mese chiuso col 5-1 sul groppone a Lecce e l’addio di Francesco Guidolin, allora uno dei pochissimi zonaroli, a una panchina che la strana coppia Andrea Valdinoci-Cesare Prandelli (fresco di scudetto Primavera) non avrebbe salvato dalla serie B. Nemmeno Antonio Percassi, in sella dal 1990, avrebbe salvato il soglio presidenziale, passato a Ivan Ruggeri il 26 febbraio del ’94 dopo regolari dimissioni. Oggi il transalpino fa il commentatore tv per il campionato del suo Paese.

IL TRIS DI SAUZÉE. L’uomo di Aubenas (Ardeche, regione Alvernia-Rodano-Alpi) segnò il primo dei 3 gol in 18 presenze nerazzurre (16 in campionato) su rigore alla Sampdoria vittoriosa a Bergamo col poker sporcato dal suo tiro dal dischetto (fallo di Marco Rossi su Maurizio Ganz) e gli altri al Cosenza, tra l’andata e il ritorno (a Bergamo) del secondo turno eliminatorio di Coppa Italia. Un 2-0 (lui al 32′, Pavan a 2′ dal 90′) e un 4-2 (15′ Sauzée, 25′ Codispoti, 32′ Ganz, 40′ Maiellaro su rigore, 44′ Ganz, 58′ autorete di Codispoti) inutili a salvare il comandante in capo.

STOP SCOZZESE. Regista con Alemao più in copertura (o De Paola, o Tacchinardi, con Minaudo, Magoni e compagnia a completare la mediana), a Sauzée, di rispettabile stazza, mancava la rapidità palla al piede, quando ormai aveva dato il meglio, per fare il califfo nella serie A italiana di allora. Cresciuto nel Sochaux e affermatosi nell’OM (3 titoli francesi più uno revocato, 1 Coppa di Francia), dopo l’infelice esperienza nerazzurra riabbracciò la Ligue 1 con Strasburgo (1994-1996, 1 Intertoto) e Montpellier (1996-1998) finendo la carriera in campo a 36 anni, in Scozia nell’Hibernian, allenandolo poi brevemente nel 2002. Nella nazionale di Francia, 39 match e 9 palloni nel sacco, e da baby gli Europei del 1988. Tanti auguri.

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4 anni fa

Inkulèt…… miliardi x un fannullone….. mi piacerebbe vedere un post di Percassi

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4 anni fa

Con Guidolin…..e Percassi.

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4 anni fa

che brocco

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4 anni fa

Mi ricordo un suo goal in Atalanta Foggia 1-1

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4 anni fa

MEGLIO NON RICORDARLO

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