Nel match della nona giornata di Bergamo finito col settebello (a uno) sull’Udinese, l’Atalanta ha tenuto Gomez quasi sempre largo a sinistra in un sostanziale 3-4-3
Dal 3-4-3 effettivo, nel settebello (a uno) sull’Udinese, l’Atalanta di Gian Piero Gasperini non s’è mai discostata. Tenendo il Papu Gomez largo a sinistra, come sottolinea oggi L’Eco di Bergamo nella consueta analisi tattica a bocce ferme. E non arretrando rispetto alle convinzioni dell’uomo in panchina, aduso a tenere la linea avanzata a forma di tridente contro qualunque difesa a tre, nemmeno con l’ingresso di Ruslan Malinovskyi (per Berat Djimsiti), il primo dei cambi al 7′ della ripresa: l’ucraino ha fatto il mediano insieme a Mario Pasalic, Marten de Roon è arretrato in difesa da terzo di destra con sequela a sinistra di Rafael Toloi.
UDINESE, TRE MODULI E ZERO PUNTI. I friulani, dal canto loro, partiti col 3-5-2 hanno dovuto abbandonarlo in occasione del primo rigore per il secondo giallo a Opoku, dopodiché hanno giocato con l’uomo in meno in mezzo e de Paul laterale sinistro. Nella ripresa, invece, 4-4-1 (difendenso spesso a cinque) con la new entry Pussetto (a destra) per la prima punta Okaka. Coi cambi non muta più nulla: Musa Barrow per Papu Gomez di qua, Amad Traore per Josip Ilicic a destra, sempre con Luis Muriel in mezzo. Di là, Fofana per l’argentino altrui e Walace per Jajalo.