Il portiere emiliano ormai è titolare incontrastato del ruolo: saltato solo il Sassuolo dopo 6 partite giocate. Ma prima del Cagliari è già a quota 12

Almeno metà delle occasioni avversarie neutralizzate, con la quattordicesima difesa davanti. Quarta media dei voti di squadra dalla Gazzetta dello Sport, che con 6,61 lo piazza dietro Duvan Zapata (6,92), Papu Gomez (6,7) e Luis Muriel (6,62). 9 parate decisive nei primi 7 turni di campionato, poi 3 con Lazio e Napoli e in mezzo quella su Lasagna dell’Udinese per salvare l’1-1. Se per la Rosea il portiere dell’Atalanta è il titolare incontrastato, dopo i saluti di Etrit Berisha, tanto da meritare a breve una chance nell’Italia che lo convoca sempre, dati alla mano rischia di saltare il Cagliari come nei due precedenti in campionato nella scorsa stagione.

GOLLINI, DUE SALTATE COL CAGLIARI. Il numero 95 di Poggio Renatico, infatti, assaggiò la panchina sia zll’andata a Bergamo il 2 settembre 2018 (decisa dalla punizione al 45′ di Nicolò Barella) che al ritorno alla Sardegna Arena il 4 febbraio 2019 (Hans Hateboer al 6′ della ripresa, di testa, su cross di Timothy Castagne). In Coppa Italia giocò invece l’ottavo in trasferta, risolto da Duvan al 43′ del secondo tempo (zuccata su svirgolata al volo del belga su cross dell’olandese) prima del bis di Mario Pasalic al 3′ di recupero proprio su assist del colombiano, del 14 gennaio. In A, ai tempi, 16 panchine di fila prima di rinascere il 3 marzo con la Fiorentina in casa (3-1).

GOLLINI, COL CAGLIARI COME COL SASSUOLO? Nondimeno, i numeri di questo scorcio di stagione, alla voci partite disputate e riposo, raccontano che alla sesta giornata, dopo sei prove in totale compreso l’esordio in Champions a Zagabria, il Gollo è stato rimpiazzato da Marco Sportiello. Esattamente a Reggio Emilia, il 28 settembre, nel 4-1 al Sassuolo. Col Cagliari, stavolta a Bergamo, potrebbe succedere di nuovo. Perché adesso siamo all’undicesima, dopo ulteriori sei gare giocate, coppa compresa con Shakhtar e Manchester City. Domenica sarà un pre Europa come contro i neroverdi, capitati a tiro degli ucraini.