Nell’Atalanta che da oggi si prepara alla Sampdoria serpeggia un dubbio. Confermare la formula anti City, col croato insieme a Gomez, o inserire l’ucraino?

Inutile girarci intorno: dopo il secondo tempo col Manchester City inaugurato dalla zuccata del pari su cross del Papu Gomez, all’eroe del mercoledì Mario Pasalic la domenica con la Sampdoria dal primo minuto non la toglie nessuno. O quasi, perché recuperare dalle fatiche di Champions League non è come bere un bicchier d’acqua. E c’è Ruslan Malinovskyi, entrato quasi solo per fare il kicker col terzino Walker in porta a seguito del rosso a Bravo, a scalpitare per un posto.

PASALIC E I TRE TENORI. Dalla cintola in su in campionato mancherà Josip Ilicic fino alla ripresa con la Juventus al rientro dalla pausa per le Nazionali. Un’assenza che spalanca l’autostrada ai duelli dalla trequarti all’attacco. Se Luis Muriel si prenderà com’è ovvio la maglia da prima punta titolare, in attesa che il convalescente Duvan Zapata ritrovi la forma ideale, al suo fianco e/o dietro si aprono più scenari. Il Papu seconda punta, come ha fatto spesso nella ripresa coi Cityzens, o più arretrato, a fianco di un centrocampista dalle caratteristiche offensive.

PASALIC O MALINOVSKYI, QUESTO È IL DILEMMA. Soluzione tipo serate magiche di metà settimana, insomma, e qui il croato è il logico favorito. Ma a differenza dell’ucraino, agli occhi di Gian Piero Gasperini, può giocare anche in mediana. Pasalic ha già segnato anche in regular season, all’Udinese. Malinovskyi non ancora. E il primo da attaccante aggiunto, pronto a inserirsi negli spazi senza palla, sembra avere una marcia in più. Meglio il centrocampista duttile ambidestro o il tiratore puro mancino dal passaggio millimetrico? Al Gasp l’ardua sentenza.