I nerazzurri vittoriosi per la terza volta nella storia al “Rigamonti”, ma in A è la prima: nel 2001 si era in campo neutro. Col Gasp la metà delle goleade fuori casa
Mai a Brescia prima d’ora in serie A. Lo fa notare L’Eco di Bergamo. L’Atalanta ieri ha infranto un tabù chiamato stadio “Mario Rigamonti”, espugnato nel massimo campionato per la prima volta su quattro successi totali (in realtà tre, come vedremo): nello stesso score del 19 marzo 2001 (doppietta di Maurizio Ganz e Domenico Morfeo) si giocò al “Giglio” di Reggio Emilia.
BRESCIA, BUONA LA QUARTA. In precedenza, tre bottini pieni per 2-1 in trasferta tra serie B e Coppa Italia, l’ultimo il 24 ottobre 1976 (Ezio Bertuzzo e rigore di Marco Piga). Campo neutro, stavolta Cremona, anche il 22 marzo 1959: in gol Gianni Zavaglio e su penalty Rino Marchesi. Il 31 agosto ’69, nel torneo della coccarda, a segno Adriano Novellini e Gianni Comini.
GOLEADA NUMERO 22: METÀ COL GASP. È l’undicesima vittoria con almeno tre gol di scarto fuori casa dall’arrivo nel 2016 di Gian Piero Gasperini: nella storia del club nerazzurro sono in tutto ventidue, esattamente il doppio. A Mompiano il quarto 0-3; nel palmares del Gasp due 1-4, due volte quattro di scarto (un 2-6 e un 1-5) e tre con cinque sempre a porta inviolata.