Il croato Mario Pasalic, eternamente in bilico tra la mediana e la trequarti, ingrana la quarta: la doppietta di Brescia seconda per importanza solo al pari col Manchester City a San Siro in Champions
L’Eco di Bergamo lo chiama, nel titolone, “il jolly della squadra”. Una multiutility che dà energia in tutte le fasi e sa fare qualunque cosa serva a vincere. All’inizio della sua esperienza nell’Atalanta il nazionale croato Mario Pasalic, uno degli scarti storici del Chelsea che attualmente ne detiene la proprietà del cartellino, sembrava il classico giocatore dai piedi buoni senza un ruolo suo. Una mezzala compassata dal gran tiro e basta. Ma la doppietta di Brescia partendo dalla mediana in coppia con Marten de Roon, dopo il pari di testa in Champions League il 6 novembre scorso a San Siro per riacciuffare il Manchester City, l’ha definitivamente consacrato come elemento insostituibile.
SUPER MARIO, DAJE DE TACCO. Al “Rigamonti”, dopo aver incornato la palla al bacio di Timothy Castagne per rompere il ghiaccio entro il minuto 26 del primo tempo, Super Mario ha saputo adoperare pure il tacco per correggere nel sacco l’assist dal fondo di Josip Ilicic. Tra l’una e l’altra prodezza, pure l’altra zuccata, a 6′ dall’intervallo su traiettoria dalla bandierina del Papu Gomez, infrantasi sul palo interno.
PASALIC INGRANA LA QUARTA. Col bis personale e di squadra Pasalic ha ingranato la quarta nella casella stagionale dei marcatori atalantini, avendo anche partecipato alla goleada (7-1) contro l’Udinese al Gewiss Stadium il 27 ottobre in quella che fino a ieri era l’ultima vittoria in campionato della banda del Gasp. A fine stagione arriverà il riscatto: poco ma sicuro.