Guidati da mister Canzi, i sardi presentano una squadra con quasi solo ragazzi provenienti dall’isola

L’Atalanta Primavera di mister Brambilla si sta confermando a grandissimi livelli anche nel corso di questa stagione, con una Supercoppa già in bacheca ed un ritmo elevatissimo finora tenuto in campionato. La Dea è infatti in vetta al campionato e risulta essere l’unica formazione imbattuta del torneo, traguardo tutt’altro che facile visto il livellamento verso l’altro che gli impegni della stagione regolare hanno subito nel corso degli ultimi anni.

A braccetto con i nerazzurri, però, c’è anche il sorprendente Cagliari, che ad inizio stagione non era considerata formazione in grado (almeno sulla carta) di lottare per i primissimi posti. Il rendimento delle formazione isolana è però stato fino al momento inappuntabile, come dimostrano i 25 punti raccolti in sole dieci gare da Ladinetti e compagni.

Squadra formata perlopiù da elementi originari della regione Sardegna, associa una buonissima capacità di reagire nei momenti complicati alle buone qualità tecniche dei suoi interpreti, rintracciabili soprattutto nei due calciatori-chiave per lo sviluppo del gioco offensivo: lo stesso sopracitato capitano ed il fantasista Federico Marigosu, nel giro della Nazionale Under 19. La svolta psicologica che ha fatto capire ai giovani del Casteddu di non essere una semplice rivelazione è arrivata lo scorso 20 ottobre tramite la vittoria esterna sul Torino, trattandosi del terzo successo in trasferta su tre nel corso dell’avvio di stagione.

L’Atalanta i sardi li ha già sconfitti in casa propria grazie ad un 1-2 maturato nonostante un ampio turnover in vista della Youth League, ma sa bene di dover fare attenzione a quella che ormai non può essere giudicata una sorpresa destinata a spegnersi in poco tempo. Il modo migliore per iniziare tenere a distanza la banda di Canzi sarà battere l’Empoli domani a Zingonia (ore 12,30, diretta Sportitalia), in occasione del recupero della sesta di campionato.