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Auguri a Choutos, il pianto greco di Delio Rossi

Giunto in prestito dall’Inter al calciomercato invernale del 2005, l’attaccante greco Lampros Choutos fece una sola apparizione

Guai a fraintendere il titolo: fu il mister a dire che il soggetto gli serviva al massimo a far numero, non essendo tra i nomi concordati con la società. Chi se lo ricorda all’Atalanta in qualità di meteora del calciomercato invernale 2004-2005, da prestito interista in seguito assegnatario di uno scudetto a tavolino tolto alla Juventus da Calciopoli, ormai dev’essere una mosca bianca. La particolarità del neo quarantenne Lampros Choutos è l’esperienza nerazzurra esclusivamente a tinte bianconere. Nel senso che Delio Rossi, subentrato ad Andrea Mandorlini, lo portò con sé solo due volte e soltanto contro il Siena: il 16 gennaio e il 29 maggio 2005, l’ultima giornata di andata e l’ultima di ritorno, concedendogli l’esordio proprio al gong da retrocesso, dal 77′ al posto di Stephen Makinwa.

CHOUTOS, METEORA DA UNA VOLTA E BASTA. Spettatore a Bergamo (1-1, gol di Davide Sinigaglia ed Enrico Chiesa) e mancato protagonista a campi invertiti, anche perché dopo il botta e risposta tra il padre d’arte e Igor Budan a Choutos bastarono 4 minuti per assistere al matchball altrui di Stefano Argilli. Cresciuto tra il Panathinaikos e la Roma, battesimo del fuoco by Carlo Mazzone contro il Napoli il 21 aprile 1996 da cambio nel garbage time di Francesco Totti, tornato da ventenne in patria col poker di presenze giallorosse in 4 annate e mezzo, all’approdo a Bergamo il nativo di Atene era reduce da 4 campionati di fila nell’Olympiakos con altrettanti titoli nazionali vinti.

CHOUTOS, LA METEORA DEL (SENZA) GOL. In Italia non segnava nemmeno per scherzo, neanche nella Reggina al ritorno dal prestito nel Mallorca di Hector Cuper. Due stagioni tra il Panionos (arrivandoci con Alvaro Recoba) e il PAOK, e per Choutos il viale del tramonto si chiama Pescina Valle del Giovenco, in Prima Divisione, 2009-2010. 21 e 3 gol, i soli a livello pro nel Belpaese. In carriera, 54 gol in 167 match nei club e 3 in 10 di nazionale A. Più che un ricordo più veloce di un lampo, appunto, un pianto greco. Adesso sverna per beneficenza nell’Inter Forever e nel tempo libero tira di boxe. Tanti auguri.

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