La sfida tra il maestro e l’allievo rende Atalanta-Verona interessante, ma più che la filosofia e le mire sul campionato conterà la concentrazione. Impossibile che la testa non sia all’ultima spiaggia in Champions League
Non c’è 3-4-1-2 contro 3-4-2-1 che tenga: la sfida tra filosofie (quasi) a specchio tra il maestro Gian Piero Gasperini e l’allievo Ivan Juric, tradotta per il calendario Atalanta contro Hellas Verona, risentirà inevitabilmente della testa dei giocatori di casa comunque altrove. Ossia all’ultima spiaggia nel girone C di Champions League di mercoledì 11. Secondo L’Eco di Bergamo, dietro i gialloblù, i nerazzurri scorgeranno l’ombra dello Shakhtar Donetsk.
GASP: TESTA A KHARKIV? Il quotidiano cittadino evoca il rischio che i giocatori in campo siano già proiettati al dentro o fuori di Kharkiv, sminuendo così l’importanza della posta in palio in campionato nel secondo anticipo della quindicesima giornata di serie A. A Bergamo la testa di tutti è in Ucraina. In campo al Gewiss Stadium, invece, dall’altra parte ci saranno le stesse mentalità e intensità.
GASP-JURIC, ATTACCO CONTRO DIFESA. I bergamaschi, contro l’Hellas che ha la terza difesa del lotto, dovranno giocoforza puntare su un attacco in grado di fare la differenza. Che sia il migliore della massima serie, nessun dubbio: 34. I veronesi ne hanno presi soltanto 14, segnandone però la miseria di 12, quartultimo record. Il croato chiamerà Verre (o Zaccagni) e Pessina, schierati tra le linee, a protezione della mediana in fase di non possesso: prevarrà chi sarà più martellante nell’uno contro uno.