L’analisi de ‘L’Eco di Bergamo’ sulla partita di questa sera tra Shakhtar Donetsk e Atalanta
“La partita dell’anno, senza vie d’uscita: vinci e resti in Europa (quale si decide a Zagabria), non vinci e la stagione in campo internazionale si conclude qui, a più di 2.000 km da casa (e con 19 ore di viaggio per arrivarci: nebbia), per fortuna a temperature umane (1 grado, -2 percepiti). Di più: la partita dell’anno da giocare senza Zapata, Ilicic, Toloi e da ieri Kjaer. Vuol dire che davanti mancherà il 58% dei gol segnati dall’attacco nell’ultimo anno e mezzo (53 su 91) e dietro non ci saranno il più abile a giocar la palla e il più esperto per questo tipo di tornei”. Così, l’edizione odierna de ‘L’Eco di Bergamo‘ presenta la sfida di questa sera (ore 18,55) tra Shakhtar e Atalanta, per l’ultima giornata del Gruppo C di Champions League.
Chi sarà il pericolo ‘numero uno’ dello Shakhtar? Andrà come all’andata? “Oggi serve un altro passo avanti: la squadra, in totale emergenza, dovrà buttare il cuore oltre l’ostacolo […] Lo Shakhtar in Europa prende gol da 22 partite, ma davanti ha le straordinarie qualità tecniche in velocità del centravanti Junior Moraes (16 gol e 7 assist in 24 gare) e di Taison, Teté, Solomon e Marlos. Per una difesa non proprio veloce come quella nerazzurra non sarà facile”.