Decisivo nella qualificazione agli ottavi grazie ai suoi colpi di reni e ai suoi tuffi d’angelo, l’estremo difensore dell’Atalanta Gollini vive un momento d’oro

Quando al 37′ del primo tempo della gara contro lo Shakhtar Pierluigi Gollini dà un colpo di reni e schizza in alto per impedire a Moraes la rete dell’1-0 che forse avrebbe cambiato le sorti della partita più importante della storia dell’Atalanta, il pubblico nerazzurro ha iniziato a pensare che l’impresa potesse essere centrata.

IN CRESCITA. In quella serata magica infatti, come precisa La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, è Gollini la star: reduce da quattro partite senza subire reti nelle ultime sei, sta vivendo un momento d’oro. A seguirlo c’è sempre Giulia Provvedi de ‘Le Donatella’ e suo papà, che è volato in Ucraina per stare vicino alle prodezze del figlio. Un momento di ascesa vissuto dal portiere di Poggio Renatico, che a ventiquattro anni può dire di esserselo meritato dopo tutta la gavetta: ha seguito l’intera trafila dell’under 18 prima di sbocciare nell’Italia maggiore e inseguire l’Europeo.

TRAFILA IN A. Per due anni è stato alle spalle di Berisha come suo vice, e prima ancora alti e bassi tra Aston Villa, Fiorentina, Verona, Spal e Manchester United, dove non è mai esordito in prima squadra, ma in compenso è cresciuto tantissimo. Contro l’Hellas, sua ex squadra, ha fatto bene domenica scorsa e ora, in un certo senso, ecco un’altra ex: il Bologna, città che gli ha dato i natali e che adesso vorrebbe tanto avere un rapper Gollorius tra i pali.