L’ex presidente della Federcalcio dal 2007 al 2014 è in netto vantaggio rispetto a Brunelli e Mastrandrea
La FIGC guarda al passato dopo l’addio di Mario Cicala. Il dirigente ad interim della federazione, ha deciso di lasciare l’incarico considerato incompatibile col suo ruolo di membro supplente dell’organo di vigilanza della Lazio. Chi prenderà il suo posto? Non un volto nuovo, anzi. Tutte le piste, infatti, sembrano portare all’ipotesi di Giancarlo Abete, ex presidente della Federcalcio dal 2007 al 2014 e reduce dalla fallimentare campagna del 2018 per la conquista della presidenza FIGC (solo dopo essersi candidato ha scoperto che la sua figura era inammissibile per avere raggiunto il limite di mandati, tre).
I nomi più caldi come alternativa ad Abete sono quelli di Marco Brunelli e Gerardo Mastrandrea che, però, sembrano netto svantaggio. Come riporta La Gazzetta dello Sport, il commissario ad acta potrebbe restare in carica per meno di un mese se l’8 gennaio venisse trovato un nome in grado di accorpare almeno 11 voti e diventare presidente. Ma potrebbe anche restare fino al 31 marzo, se questo nome non arrivasse, preparando il terreno a un commissario straordinario che riscriva lo statuto.
Solita corruzione. E’ questo che ammazza il paese. Nessun rinnovamento , in nessun campo.
Di male in peggio
Paese corrotto
Ritirano fuori sempre le stesse facce, sempre stessi nome, possibile che nessun altro è capace di ricoprire questi ruoli sono tutti ignoranti????
Meno male che non hanno proposto Mattarese oppure altri antiquati.
Abete è passato remoto lasciatelo ancora nel cassetto fate uscire gente giovane.
ci risiamo !
Un vero schifo basta certe faccie e la politica nel calcio