
Fa discutere la lettera del tifoso al dorso bergamasco del quotidiano nazionale in tema di prelazioni sulle trasferte di Champions: “Criteri da rivedere”
Fedeli all’Atalanta e quindi liberi di accedere ai biglietti delle trasferte di Champions League, oppure per le medesime esiste il rischio di privilegiare il “Club Ovet“? È l’interrogativo che fa da sfondo alla lettera di un anonimo tifoso nerazzurro al Corriere della Sera di Bergamo. Che chiede alla società regole meno restrittive per le gerarchie degli aventi diritto ai preziosi tagliandi.
IL TIFOSO E OVET. Com’è noto, infatti, il travel partner ufficiale, che organizza i viaggi di coppa, ha deciso di privilegiare chi avesse prenotato i pacchetti comprensivi di titolo d’accesso nelle gare del girone C a Zagabria, Manchester e Kharkiv. Chi ha fatto tre su tre ha la certezza del diritto di prelazione per Valencia, gli altri – privilegiando chi si è smazzato la lunghissima trasferta con lo Shakhtar e in subordine quella inglese – buone chances.
OVET E VENDITA LIBERA. Pur non reclamando la vendita libera a prescindere dalla partecipazione alle trasferte precedenti, il tifoso di cui alla lettera ci tiene ad anteporre la fidelizzazione all’Atalanta piuttosto che a Ovet. Anche perché la regola, finora, è stata la messa a disposizione del 10 per cento dei tagliandi a liberi fruitori, svincolati dai pacchetti del partner societario.
