
I giovani talenti della Primavera potrebbero imparare molto anche allenandosi con la Prima Squadra senza per forza andare a farsi le ossa altrove
Meglio mandarli a fare esperienza da altre parti, perché poi possano tornare all’Atalanta dove sono cresciuti una volta maturi oppure tenerli stretti in Prima Squadra e valutare passo dopo passo il loro rendimento? Il quesito se lo pone oggi TuttoSport e ha come oggetto i giovani talenti della Primavera dell’Atalanta, il vivaio più invidiato d’Italia. Anche in Europa lo conoscono molto bene e all’estero tendono a lanciare presto in Prima Squadra i giovanissimi, diversamente da come è uso nella nostra Penisola.
LUNGO ELENCO. Tanto che hanno fatto notizia i primi gol in Serie A dei classe 2002 Traoré dell’Atalanta ed Esposito dell’Inter. Proprio Tarorè e il bomber Roberto Piccoli sono solo gli ultimi nomi di spicco di un vivaio che ha sfornato pedine preziose per le squadre di un po’ tutta l’Italia. C’è Carnesecchi al Trapani, insieme a Colpani, Del Prato al Livorno, Bettella al Pescara. E poi Pessina al Verona, Carraro al Perugia e in futuro, chissà, Okoli, Da Riva e Colley aspettano la loro possibilità. Che potrebbe anche materializzarsi dalla panca al campo dell’Atalanta di mister Gasperini.
