Il gap da colmare riguarderebbe un milione di euro sulla punta gambiana e le condizioni di trasferimento del difensore brasiliano inserito nell’affare
Trattativa saltata, o meglio, rinviata a martedì 7 gennaio, l’indomani della gara di Bergamo contro il Parma. Lo si apprende oggi dalle pagine de Il Corriere dello Sport che fa sapere di come l’affare, a un passo dall’essere chiuso già ieri, sia saltato all’ultimo momento per colpa di due nodi che le società non sono riuscite a sciogliere. Il primo gap riguarda la cifra del cartellino di Musa Barrow, che Sartori&Co sarebbero disposti a veder partite subito in prestito biennale con obbligo di riscatto nel giugno 2021, valutato dai bergamaschi 14 milioni di euro, esattamente un milione in più di quanto sia disposto per ora a versare il Bologna.
Per questo alla finestra si è affacciato ancora più insistentemente il Torino, forse disposto a offrire di più. Ma l’affare Barrow-Bologna si è complicato ulteriormente quando nella trattativa è stato inserito il difensore Ibanez, di cui l’Atalanta vorrebbe mantenere il cartellino cedendolo solo in prestito secco ai rossoblù fino a giugno, mentre il Bologna vorrebbe un prestito biennale con diritto di riscatto. In bilico quindi il futuro di entrambi i giocatori nerazzurri, che fino a martedì non sapranno la loro destinazione finale, vincolata da un doppio accordo tra Saputo e Percassi.