Il responsabile dell’area tecnica, che già aveva fatto bene nel Chievo, sta facendo grande l’Atalanta grazie alle scoperte di talenti
M da dove è cominciata davvero l’ascesa dell’Atalanta? Da questa domanda si potrebbero trarre diverse risposte. Da quando è diventato presidente della società orobica per la seconda volta Antonio Percassi, nel giugno 2010, o da quando Gian Piero Gasperini è diventato allenatore dell’Atalanta, nel giugno 2016, o ancora da quando Giovanni Sartori è arrivato a Bergamo, nell’estate 2014. Forse, semplicemente, per tutte e tre le cose messe insieme, ma di certo, da quando Sartori ha iniziato a trovare giovani talenti in giro per il mondo per portarli all’ombra delle Mura, la squadra nerazzurra ha iniziato un’ascesa senza precedenti.
Il suo istinto infatti gli ha da subito fatto scovare talenti adatti al gioco di Gasperini e, soprattutto, a prezzi ridotti: un vero affare per le casse dell’Atalanta. Da Hateboer a Castagne, passando per Gosens e Kulusevski. Percassi, Gasperini e Sartori hanno lavorato in sintonia per un obiettivo comune: far crescere l’Atalanta, in Italia e in Europa, un modello per tutta la penisola.
Sartori fuoriclasse
Gomez e ilicic per distacco
Peccato, a differenza di quanto scritto, che non risulta alcuna sintonia tra Sartori e Gasperini ed a volte quest’ultimo – bravissimo per carità – “brucia” un po’ troppo presto alcuni giocatori acquistati da Sartori. Kulusevski è stato scovato da Sartori ma valorizzato in pochi mesi dal Parma senza avere avuto chanches a Bergamo. Peccato perché da tempo cerchiamo un vice Ilicic e c’è l’avevamo in casa. A soli 19 anni giocando in questa squadra ce lo saremmo goduti un po’ senza pagare un ingaggio folle, avrebbe avuto una vetrina internazionale, e lo avremmo venduto a peso d’oro probabilmente. Ibanez e… Leggi il resto »
La migliore indubbiamente ILICIC, la peggiore PALOSCHI.
Onore al merito…bravo Sartori…non solo ora…
Sartori insostituibile come Gasperini