
Alla ‘Scala del Calcio’ l’Atalanta ha affrontato l’Inter, i voti della nostra redazione
Gollini 6: la botta di Martinez è troppo potente a dire il vero, ma forse poteva fare qualcosa in più. Poi non gli arrivano molti palloni, quasi nulla. Attento quando Brozovic, per poco, non lo beffa a quattro minuti dallo scadere.
Toloi 6: si perde Lautaro Martinez in occasione del vantaggio interista. Successivamente, sfiora la rete del pari e forse c’è un penalty su di lui, ma Rocchi lascia proseguire. La sua prestazione non è delle migliori, ma cresce nella ripresa.
Palomino 7: pronti-via, si ritrova subito a contrastare Lukaku che lo supera e conclude in porta prendendo il palo, ma a gioco fermo. Salva sulla linea un gol fatto di Lautaro Martinez al 22′. Fuori tempo l’intervento su Sensi che gli vale il cartellino giallo. In difesa è quasi insuperabile.
Djimsiti 6,5: poco reattivo in occasione dell’azione che porta alla rete dell’Inter, quando permette a Lukaku di scambiare palla. Nel corso della gara cresce e prende le misure degli attaccanti milanesi.
Hateboer 6: troppo duro il suo intervento su Sensi che gli costa un giallo. Era diffidato e salterà la Spal. Spazia spesso su tutto il fronte offensivo, tagliando in due il campo.
de Roon 6: si francobolla addosso a Lautaro Martinez, provando ad anticiparlo e bloccare l’azione interista. Prende un giallo al 23′ per un evitabile fallo a Gagliardini, sotto gli occhi dell’arbitro.
Pašalić 5,5: ha la palla giusta per arrivare al pari, ma si ingolosisce e preferisce mettersi in proprio anziché servire il Papu smarcato. (dal 70′ Muriel 5: il suo ingresso in campo consente alla Dea di recuperare metri in profondità, ma la maledizione dei penalty colpisce anche lui).
Gosens 7,5: una spina nel fianco della difesa interista, l’uomo che consente la superiorità numerica nell’area di rigore avversaria. E difatti, segna da attaccante puro. (dal 91′ Castagne sv)
Gomez 7: uno dei più attivi, come al solito si muove continuamente e prova a smistare interessanti palle per i compagni. Dialoga con Ilicic spesso e volentieri, ma viene puntualmente raddoppiato dai difensori interisti che gli limitano il raggio d’azione. Quando ha la palla d’oro (a gioco fermo) prende una traversa che ancora trema.
Iličić 7: disegna calcio con naturalezza, un suo tacco libera Pasalic in velocità. Duetta col Papu, parlando un’altra lingua, e porta a spasso almeno due avversari per volta. Con l’uscita di Zapata diventa centravanti: l’azione del pareggio parte dai suoi piedi.
Zapata 5: gli manca ancora il piglio pre-infortunio, quando calciava in porta non appena possibile. Ha una buona palla al 15′ ma il suo colpo di testa è debole. Gasp lo manda in panchina dopo pochi giri d’orologio della ripresa. (dal 52′ Malinovskyi 6,5: si presenta con una bomba dal limite dell’area che colpisce il palo, fa bene a farsi ammonire per fermare un’azione di contropiede).
Gasperini 7: la rete ‘a freddo’ dell’Inter non lo scalfisce, carica come una molla i suoi di continuo. Indovina le mosse a gara in corso, dando più alternative d’attacco con Malinovskyi e Muriel. Forse un azzardo mettere Zapata dall’inizio, ma solo così può anticipare i tempi e rientrare ‘a grandi livelli’ anche con la mente.
