Focus dedicato all’aspirante nazionale di Germania Robin Gosens da Tuttosport. La vita bergamasca e il sogno della rappresentativa di bandiera per uno che alle soglie dei 18 giocava nei dilettanti
La fidanzata Rabea, il cagnolino Malou, la casa nel centro di Bergamo e la corsia sinistra dell’Atalanta. Alle certezze che gli sta regalando la militanza nerazzurra, scrive Tuttosport nel suo focus odierno sul laterale mancino, Robin Gosens vorrebbe aggiungerne una: giocare finalmente con la maglia della Germania.
GOSENS DA CORSA. Una vita vissuta di corsa sul campo e senza fretta fuori, quella di Gosens, che sogna la chiamata del ct tedesco Joachim Löw, finora di vista cortissima non avendo mai chiamato il nuovo fenomeno di fascia. Uno che alle soglie della maggiore età giocava il torneo del sabato in Renania Settentrionale e adesso ha mercato: in questo scorcio di stagione ha inciso 10 volte sui 49 gol in campionato dei Gasp-boys, segnandone 6 più 4 assist. Senza dimenticare il sigillo nel tris in Champions sul campo dello Shakhtar.
GOSENS A LA GRAND VITESSE. Cresciuto (svezzato?) di fatto nel Vitesse, la squadra che ne ha accompagnato il salto fra i professionisti prima dell’Heracles Almelo, il ragazzo di Germania (ma ha sangue olandese) che altrimenti sarebbe finito a fare il poliziotto come il padre è diventato qualcuno nei Paesi Bassi prima di sfondare nell’Atalanta. Anche se per Robin da Emmerich am Rhein il club non è tutto: vuole la rappresentativa di bandiera, anche se un ct Löw-profile proprio non lo vede…
Cavallo da battaglia sembra di vedere Zanetti quando giocava all Inter.
Gosens è il prototipo di esterno nel 3-4-2-1 di Gasperini: tanta corsa, buon piede e capacità di iniziare e chiudere le azioni offensive. Tatticamente intelligente, dotato di discreta qualità tecnica e ottime abilità fisiche. Le sue qualità sono esaltate da un sistema di gioco assolutamente e maniacalmente perfetto.