Il tecnico atalantino spiega di aver dovuto usare la terza sostituzione per Caldara: “Era alla prima partita vera dopo un anno e mezzo, Duvan sarebbe stata la quarta nei supplementari”
“In 11 contro 10 avevamo la gara in mano, con la prospettiva dei supplementari alla meno peggio: per questo ho usato la terza sostituzione per Mattia Caldara, tenendomi in caldo Duvan Zapata come quarta. Ma non ci siamo arrivati…”. L’ammissione sulla strategia dalla panchina mandata a monte dal sorpasso firmato Pol Lirola, direttamente dall’uomo sulla tolda di comando: Gian Piero Gasperini spiega così le sue scelte dalla pancia dello stadio “Artemio Franchi”, dove la sua Atalanta ha ceduto alla Fiorentina nel finale dell’ottavo secco di Coppa Italia.
GASPERINI E IL TURNOVER DI COPPA. “Noi cerchiamo di rimanere dentro ogni obiettivo, il calendario che adesso si sta rifacendo fitto non è certo un alibi – la considerazione del tecnico a bocce ferme -. Abbiamo cercato di rispettare l’impegno e di passare il turno schierando comunque giocatori che vanno considerati titolari: ora ci si rituffa in campionato con la ciliegina sulla torta della Champions League. In quest’ottica far giocare Mattia era giusto, ci tornerà ancora più utile nel prossimo futuro”.
GASPERINI, CALDARA E DUVAN. “Caldara per uno rientrato dopo tanto tempo si è comunque disimpegnato bene, si vede che la gamba e la condizione atletica ci sono. Sicuramente il suo è stato un esordio positivo: dietro è stato il migliore. Purtroppo ho dovuto spendere l’ultimo cambio, quello di José Palomino, su di lui, perché non può reggere una partita intera. Era pronto Zapata, ma i supplementari non si sono mai giocati”.
Ottima scelta la foto 😉 da proprio un’idea precisa 🙂