
Le scelte del Gasp in Coppa Italia con la Fiorentina non hanno convinto: primo tempo in difficoltà per difesa e attacco, ripresa migliore grazie all’innesto di Ilicic. Il turnover non paga
Cinque undicesimi diversi rispetto all’Atalanta che aveva dominato l’Inter per più d’un tempo sabato sera hanno fatto scivolare i nerazzurri sulle piste del turnover. Mettendo in difficoltà, scrive L‘Eco di Bergamo, nell’ottavo di Coppa Italia in casa della Fiorentina, sia una difesa apparsa intimorita intorno al perno di ritorno Mattia Caldara, soprattutto in Andrea Masiello, che un attacco inizialmente stravolto con Ruslan Malinovskyi insieme a Mario Pasalic, avanzato per far posto in mediana a Remo Freuler, dietro Luis Muriel.
ATTACCO ALLA DIFESA. La doppia rinuncia a Rafael Toloi e José Palomino è stata un problema per gli equilibri del reparto arretrato, così come lo è stata quella iniziale a Papu Gomez e Josip Ilicic. Tenuti in panchina come nella sfida di campionato contro i viola. Quando sono entrati, anche stavolta la manovra ne ha risentito positivamente e s’è costruito di più, fino al pari dello sloveno.
SENZA I TRE TENORI, L’ATTACCO STECCA. Un’Atalanta senza i Tre Tenori, e Duvan Zapata è rimasto sul sedile accanto al Gasp, conclude il quotidiano cittadino, è destinata alla stecca. L’indizio di Bologna s’è trasformato nella prova fiorentina con l’eliminazione dal trofeo delle coccarda.
