Il centrale difensivo Stefano Lorenzi, attuale allenatore della Berretti, fu l’ultimo atalantino a firmare il bottino pieno con la Juve in campionato
Auguri non solo per Luca Saudati. Nelle sue 84 presenze con la maglia dell’Atalanta il festeggiato numero 2 del 18 gennaio, Stefano Lorenzi, da difensore centrale puro ben difficilmente avrebbe potuto segnare più del paio di gol a referto. Ma se il primo fu col Ravenna in B, nella stagione del ritorno al piano di sopra propiziato da Giovanni Vavassori, che nelle giovanili l’aveva allevato come tanti suoi compagni, il secondo e ultimo fu maledettamente importante. Perché il colpo di testa a fil di traversa alla mezz’ora della ripresa in quel 3 febbraio 2001, accoppiato al contropiede vincente di Nicola Ventola, a tutt’oggi vale l’ultima vittoria in campionato dei nerazzurri sulla Juventus.
LORENZI, ATALANTINO D.O.C. Lorenzi, mancino fortissimo in gioco aereo visti i suoi 192 centimetri, originario di Montello (nato a Calcinate), compie oggi 43 anni da allenatore della Berretti (nominalmente l’Under 18) di Zingonia per la terza stagione di fila, inquadrato nei ruoli tecnici fin dal 2012. All’attivo un’annata negli Allievi Regionali, due nei Giovanissimi Regionali A e quindi i Giovanissimi Nazionali A – poi diventati Under 15 – vincendo lo scudetto nel 2016 col 2-0 alla Roma.
LORENZI, ATALANTINO ALTROVE. Lorenzi fu atalantino per tre tanches, sempre di ritorno da un prestito. Dal 1998 al 2001, cominciando con Bortolo Mutti nella serie cadetta, era reduce da due giri di giostra al Carpi. Nel 2003-2004, sotto Andrea Mandorlini per un’altra promozione, da altrettanti al Chievo. Da gennaio a giugno 2005 (Delio Rossi), infine, da Arezzo. Poi il girovagare da ceduto illustre fra Treviso, Pescara (intermezzo invernale-primaverile lontano dalla Marca), Pisa, Spal (2), Trento e San Paolo d’Argon, dovendo dribblare spesso gli infortuni e ritirandosi da dilettante a quota 34. Tanti auguri.
Doppo autogol di paganin ..pareggia lorenzi e gol della vittoria di ventola