Un gol del croato a metà ripresa condanna le Rondinelle a rimanere (temporaneamente) al penultimo posto, mentre i rossoneri salgono al sesto scavalcando il Cagliari (impegnato con l’Inter)
Un tocco chirurgico, a metà ripresa, sulla mischia innescata dal crossetto basso di Zlatan Ibrahimovic lanciato da Calhanoglu, sotto i cieli del “Rigamonti”: così Ante Rebic ha risolto la pratica Brescia nell’anticipo in notturna del venerdì della seconda giornata di ritorno del campionato di serie A, portando il suo Milan temporaneamente al sesto posto (31 punti, +1 sul Cagliari impegnato in casa dell’Inter, -4 dall’Atalanta) che significherebbe Europa League.
REBIC SPEZZA L’EQUILIBRIO. Una partita equilibrata, quella tra gli strateghi della panchina Eugenio Corini, privo dello squalificato Balotelli ma comunque in grado di schierare una formazione tutta grinta e tavoletta pigiata, e Stefano Pioli, più accorto ma anche con più frecce al proprio arco. Anche in gol annullato per parte, nel secondo tempo, a Torregrossa all’8′ (deviazione in offside sul tiro di Tonali) e a Castillejo al 38′ (la partita è finita con 4 minuti di recupero) per posizione irregolare di Ibra, più una traversa in solitario di Theo Hernandez a 8′ dal gong.
MILAN: IBRA GENIALE MA SPRECONE. Proprio il terzino sinistro, a cinque dall’intervallo, aveva servito allo svedese la palla più facile da spingere dentro, ma all’innesto di lusso del mercato di riparazione milanista evidentemente stasera faceva difetto la mira personale. Nella prima metà meglio i lombardi, che restano penultimi a 15 a braccetto con la Spal (derby emiliano col Bologna al “mazza”) a 1 distanza di sicurezza (si fa per dire) sul Genoa (che gioca nella tana della Fiorentina), capaci di pungere con Torregrossa (34′, di testa, a lato di poco su corner di Tonali) e Ayè (incornata al 35′ su traversone di Sabelli), col Diavolo limitato alla super chance del veterano e un terzo tempo dello stesso svedese non troppo potente né angolato al 19′ (Leao l’assistman). Al rientro dal tunnel un buon Gigio Donnarumma abbassa la saracinesca su Bisoli (10′, allungo di Tonali) e ancora Torregrossa (14′ diagonale bloccato a terra).