54 giocatori ceduti a titolo temporaneo per un valore di 55 milioni circa, con Mancini come vedette. Ma i più costosi sono già plusvalenze
La vedette è Gianluca Mancini, riscattando dalla Roma, che da solo ne vale 28-30. Quello che spera di tornare, vista la formula senza obbligo, è Matteo Pessina. 54 giocatori in prestito, in giro per l’Italia e non solo (Bryan Cabezas nel suo Ecuador con l’Emelec), per un valore complessivo di quasi 55 milioni e con Kulusevski già venduto. L’approfondimento odierno de L’Eco di Bergamo punta sui prestiti dell’Atalanta, vere e proprie risorse fuori sede.
LA ROSA FUORI SEDE. Tra l’organico della prima squadra di Gian Piero Gasperini e i 54 tesserati a titolo temporaneo, siamo sull’ottantina. Un primato mondiale, secondo il quotidiano cittadino: al secondo posto i brasiliani della Tombense, nel Minas Gerais (disputano il campionato di Stato, non le categorie nazionali), a 33. Il Sassuolo è a 32, il Napoli a 28; a 27 Fiorentina, Torino e Parma. Una formula made in Italy, visto che il Genclerbirligi è a 24, il Chelsea a 15, il Real Madrid a 13 e il Werder Brema a 11.
MANCINI E PESSINA, PRESTITI DI SEGNO OPPOSTO. I prestiti non sono tutti uguali. Come Mancini, ci sono quelli che non torneranno perché in obbligo di riscatto: Andreas Cornelius (Parma), Musa Barrow (Bologna) e Roger Ibañez (Roma). La Spal ha Berisha e D’Alessandro con obbligo solo in caso di salvezza, mentre Reca è in prestito secco; poi ci sono Mattiello (Cagliari) e il già citato Pessina. In B, Bettella e Melegoni (Pescara), Carnesecchi (Trapani), Delprato (Livorno), Haas (Frosinone) e Valzania (Cremonese), Vido e Varnier (Pisa).
Che fine ha fatto Ta Bi?
Mattiello non è più un giocatore del Cagliari da tempo. Pressapochisti.