
Nerazzurri quattordicesimi per chilometri percorsi nella terza giornata di ritorno di serie A. Primato all’Inter e a Vecino, il prestito Pessina corre eccome
Si diceva che tra i segreti dell’Atalanta da record del Gasp ci fossero i chilometri percorsi. Invece il terzo turno di ritorno del massimo campionato, a cura di Netco Sports per la Lega Calcio di Serie A, dimostra che le azioni nerazzurre sono in ribasso: solo quattordicesimo posto con 107,466, correndo davvero poco rispetto all’Inter primatista di giornata (119,833) e meno pure del Genoa, ospite nel 2-2 a inseguimento al Gewiss Stadium, dodicesimo a 108,393. Ma la sorpresa è il podio individuale per il prestito all’Hellas Verona Matteo Pessina, considerato un esubero a Zingonia: 12,946 a San Siro contro il Milan, dietro agli interisti Matias Vecino (13,372) e Nicolò Barella (12,974).
ATALANTA, SI CORRE POCO. Nessun atalantino nella top ten dei giocatori da corsa, dove invece s’insinua il rivale di giornata Stefano Sturaro: l’ex juventino, assistman per il provvisorio ribaltamento dello score a firma Sanabria dopo aver subìto da Hans Hateboer il fallo del rigore del primo pari, è settimo con 12,315 chilometri su e giù per il campo. Unico dato abbastanza degno di nota, quello dei passaggi riusciti: settimo posto di squadra a quota 429, curiosamente insieme alla Roma con cui si condivide attualmente la quarta posizione nella graduatoria generale (con lo scontro diretto a favore).
ATALANTA, LE ALTRE STATISTICHE. Insieme all’empolese Riccardo Saponara c’è comunque un giocatore di Gian Piero Gasperini a primeggiare in qualcosa: Duvan Zapata, autore dei due assist decisivi, leggi torre per il cabezazo di Rafael Toloi e sinistro dal lato corto per il definitivo 2-2 di Josip Ilicic. Proprio Pessina pareggia il legno colto da Toloi (nel finale, deviando la punizione di Luis Muriel), mentre i nemici genoani fanno incetta di trofei personali: Cristian Romero si segnala al terzo posto nei recuperi con 26, il portiere Mattia Perin è al top delle parate con 7 a braccetto con l’udinese Juan Musso e il parmense (bergamaschissimo e prodotto della canteria zingoniana) Simone Colombi.
