cropped-CA-logo.png
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Da Lippi-Radice a Gasperini-Iachini: dopo 27 anni, lo sgambetto

Gasperini

La rimonta dell’Atalanta di Gasperini a Firenze rompe il tabù che resisteva dal 3 gennaio 1993. Solo che all’epoca il tecnico di casa ci rimise le penne

Dopo Perrone, 27 anni di tabù crollati in pochi minuti con la rimonta da quarto posto in solitaria. L’Atalanta di Gian Piero Gasperini non assomiglia in nulla a quella del Marcello Lippi ancora in rampa di lancio, e stavolta a meno di sorpresone Beppe Iachini non farà la fine del fu Gigi Radice, divelto dalla panchina viola con le brutte, nello spogliatoio del “Franchi”, dal vice presidente Vittorio Cecchi Gori, che accusò il brianzolo di essere inadatto con la sua difesa a zona. Altri tempi: la Fiorentina con Aldo Agroppi detto Mastro Ciliegia sarebbe precipitata in B, la Dea avrebbe sfiorato l’Europa finendo settima. L’uno-due Duvan Zapata-Ruslan Malinovskyi per rispondere a Chiesa vale comunque lo scavetto di Carletto smarcato da Rambo Rambaudi, perché Firenze è finalmente caduta di nuovo.

LO SCAVETTO DELLO SGAMBETTO. Non che di fronte al preziosismo tecnico dell’ala padovana sfigurino la stoccata da fuori dell’ucraino per il più prezioso dei successi corsari di metà stagione e neppure il tap in by Toro di Cali sulla combinazione Ilicic-Gomez. Rivedersi il matchball d’annata sarà lo stesso un momento di piacevole amarcord per i sostenitori nerazzurri un po’ più navigati. Anche se stavolta aver dato due sonori calcioni alle polemiche e al vantaggio delle illusioni firmato proprio dal suo focolaio, leggi tuffo incrociando Toloi quel maledetto 30 settembre 2018 con tutto quel che ne è seguito, ha un sapore specialissimo.

PERCASSI, SGAMBETTO AMARCORD. Sono cambiati nel frattempo gli sponsor tecnici e il main sponsor, per non parlare della foggia delle maglie. Per la Dea, però, il manico dietro la scrivania è sempre lo stesso. Quell’Antonio Percassi che ai tempi era presidente ma non proprietario, essendo il pacchetto di maggioranza nelle mani di Miro Radici. E adesso è il padre padrone di un sogno targato Gasp in grado di infrangere i tabù con la delicatezza di un elefante in una cristalleria.

Subscribe
Notificami
guest
3 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Commento da Facebook
Commento da Facebook
4 anni fa

Perché Zapata ha cercato di prendere la palla di testa non di fare il chiesa….

Enrico
Enrico
4 anni fa

forse per lo stesso motivo per il quale lo stesso arbitro di cui sopra ha evitato di cacciare castrovilli e igor per doppia ammonizione??? sarà per quello??

Articoli correlati

Le pagelle nerazzurre di CalcioAtalanta. CARNESECCHI, voto 6: scalda i guantoni sin da principio sul...

I risultati finali della nostra rubrica sul match contro la Fiorentina...

Dal Network

Joe Barone non ce l’ha fatta. Dopo il malore che lo ha colpito domenica pomeriggio, si...

Gli USA pronti a ospitare le 32 squadre da tutto il mondo Nell’estate del 2025,...

Diretta tv, streaming e live testuale della partita che può valere la corsa alla qualificazione...

Altre notizie

Calcio Atalanta