70 gol in 30 partite, divisi fra i 61 in campionato, gli 8 in Champions League e quello del capocannoniere Ilicic in Coppa Italia: i palloni nel sacco dell’Atalanta non parlano italiano
61 in 23 giornate di campionato. 8 in 6 nel girone C di Champions League. 1 in Coppa Italia nell’ottavo perso di misura a Firenze a metà del mese scorso. Il 2-1 da rimonta in campionato contro i viola firmato da Ruslan Malinovskyi ha portato la macchina da gol chiamata Atalanta a quota 70. Una multinazionale con la Colombia a guardare le altre bandiere dall’alto in basso, come dimostra l’infografica di Transfermarkt sfornata in giornata: 22, praticamente un terzo dell’intero bottino.
MULTINAZIONALE COLOMBIA. Luis Muriel ne ha messi 12 in A e 1 in Champions, su rigore (sesto stagionale), per aprire le danze contro la Dinamo Zagabria a San Siro; l’ex lungodegente Duvan Zapata, nonostante i tre mesi persi, è a 8+1 (allo Shakhtar a Milano). 14+1 (in Coppa Italia, vedi sopra) per il capocannoniere di squadra Josip Ilicic, mentre a causa dell’exploit del tedesco Robin Gosens (7+1 a Kharkiv) gli argentini scendono a quarta nazionalità più prolifica: Papu a quota 7, ancora niente per José Palomino. I Paesi Bassi sono rappresentati dal solo Marten de Roon, a segno all’andata con la Roma, raddoppiando di testa nel finale.
ATALANTA, IL GOL NON PARLA ITALIANO. Nessun italiano, invece, è andato a segno finora nella stagione nerazzurra da ottavi di finale nella regina delle coppe (andata il 19 febbraio a Milano col Valencia). Anche perché Rafael Toloi, in rete col Genoa due settimane fa, di tricolore ha parte del sangue e passaporto, ma è brasiliano. E l’unico giocatore di movimento nato e cresciuto nel Belpaese che Gian Piero Gasperini abbia mai schierato prima del ritorno dal Milan di Mattia Caldara è Andrea Masiello, retrocesso a riserva e a secco (ma è un difensore) per poi essere venduto al Grifone nella sessione di gennaio del calciomercato. Roberto Piccoli, Jacopo Da Riva e Caleb Okoli (italiano dall’anno scorso), pur convocati, non sono ancora scesi in campo. E gli unici altri connazionali sono i tre portieri Pierluigi Gollini, Marco Sportiello e Francesco Rossi. Benvenuti nella multinazionale del gol.
