La notte del 12 febbraio 1997 avvenne il tragico incidente che portò via il calciatore dell’Atalanta e la compagna Alessandra Midali
Oggi sono 23 anni esatti che il destino ci ha portato via Federico Pisani e la sua fidanzata Alessandra Midali. Dopo una serata trascorsa con amici (salvatisi miracolosamente) al casinò di Campione d’Italia, il giovane calciatore atalantino stava facendo rientro a casa quando la sua auto ha sbattuto contro contro il pilone di un cavalcavia alle porte di Milano. A nulla sono valsi i tentativi di salvar loro le vite: Pisani e la compagna sono deceduti durante il trasporto in ospedale.
“Chicco”, così soprannominato, era uno dei tanti prodotti del vivaio dell’Atalanta che pian piano si stava guadagnando spazio in prima squadra. Il debutto nella massima serie arrivò quando aveva soli 17 anni grazie alla fiducia ripostagli da Giorgi, poi, dopo 16 presenze e 1 gol, andò in prestito al Monza per farsi le ossa e trovare maggiore continuità. In cadetteria raccolse 21 gettoni e 2 reti, poi fece ritorno alla casa madre collezionando altre 48 presenze condite da 5 reti. Prima della tragica fine.
La notizia sconvolse tutto l’ambiente atalantino. Dall’allora presidente Ivan Ruggeri, al direttore generale Giacomo Randazzo, sino ad arrivare al tecnico Emiliano Mondonico, il quale comunicò la triste notizia alla squadra che rimase incredula, e al capitano di quell’Atalanta, Daniele Fortunato. Pisani, un ragazzo come tanti, vede la sua vita interrompersi a soli 22 anni. A lui l’intitolazione della Curva Nord, cuore del tifo atalantino, e il ritiro della maglia numero 14.
Giacomo Randazzo, non Ernesto