Il Valencia è l’avversario numero 50 in 94 partite nelle competizioni continentali. Mai prima d’ora una spagnola: il confronto è con la scuola di palleggio e fraseggio
Il sogno dichiarato di Gian Piero Gasperini e del Papu Gomez, i due artefici massimi dell’epopea di coppe dell’Atalanta, è incontrare prima o poi il Barcellona. Potrebbero anche essere accontentati, ove battessero agli ottavi di Champions League il Valencia, che alla gara numero 94 in Europa (comprese Mitropa Cup, Coppa delle Alpi, Coppa Rappan e Torneo Anglo-Italiano) è il cinquantesimo avversario nonché la prima squadra spagnola. Ovviamente in gare ufficiali.
VALENCIA, 5O DI COPPE. Con andata e ritorno tra 19 febbraio e 10 marzo, la Spagna rappresenta la ventitreesima nazione del pallone affrontata dal club nerazzurro nella sua storia. L’Eco di Bergamo di oggi prova a ripercorrere le tappe salienti di un percorso lunghissimo, iniziato in Mitropa nel 1961. Tante le rivali inglesi (ultimo il Manchester City, in precedenza l’Everton in Europa League; prima ancora Swindon, Tranmere, Notts County e Wolverhampton), mentre Inter, Banik Ostrava, Sporting Lisbona e Dinamo Zagabria sono state affrontate in due differenti edizioni delle coppe continentali.
SPAGNA, SECONDA VOLTA. In Spagna, nel retour match col Valencia, sarà in realtà la seconda volta. La prima fu contro lo Sporting Lisbona, nello spareggio di Coppa delle Coppe (primo turno) sul neutro al Sarrià di Barcellona il 14 ottobre 1963 (ko per 3-1). Real Sociedad, Siviglia (Trofeo Bortolotti) e lo stesso Valencia (tre anni fa, Trofeo Naranja, 2-1) sono state avversarie ma solo in tornei amichevoli. Nell’era del Gasp, al massimo, la Francia (Lione) e la Germania (Borussia Dortmund) più Albione: 3 vinte, 3 pareggiate e la sconfitta di Dortmund contro la scuola della forza fisica, quella dello spessore globale e quella dell’intensità. Manca il confronto col calcio di Spagna, fatto di possesso, fraseggio, gioco di prima e qualità. Stasera si comincia.
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