Lo scialbo pari con la Sampdoria nel post Manchester City e il ko di Bologna dopo Kharkiv: l’Atalanta non ha pagato la stanchezza da Champions eccessivamente
Va bene, ci sono lo scialbo 0-0 del 10 novembre scorso in casa della Sampdoria e il ko per 2-1 a Bologna del 15 dicembre a confermare che la Champions League genera una certa stanchezza. Del resto l’Atalanta, 4 giorni prima dei rispettivi impegni di campionato, aveva dovuto profondere molte energie nell’1-1 di San Siro col Manchester City e nel 3-0 di Kharkiv con lo Shakhtar decisivo per la qualificazione agli ottavi di finale. Ma L’Eco di Bergamo sottolinea come i nerazzurri dopo gli impegni europei abbiano conquistato 11 dei 18 punti disponibili entro i confini nazionali
SASSUOLO UN NUOVO BOLOGNA? Dopo il 4-1 al Valencia, insomma, dimenticare (il) Bologna per evitare d’inciampare in un’altra rappresentante del calcio lungo la via Emilia (a Bergamo, però) è l’imperativo categorico per la squadra di Gian Piero Gasperini. Di 6 partite post Champions, comunque, ne sono state vinte la metà pareggiandone un paio. Media da 1,83, meno 0,05 rispetto a quella globale.
CHAMPIONS E STOP. L’altro pari fu il 22 settembre, in rimonta, nel 2-2 di Parma con la Fiorentina, certamente non una debacle considerando che il 18 precedente c’era stato il poker di Zagabria sulla gobba. E poi ci sono le tre vittorie a testimoniare che la stanchezza accumulata nella coppa dalle grandi orecchie è davvero qualcosa di relativo: vedi il 3-1 al Lecce il 6 ottobre al vernissage del Gewiss Stadium 5 giorni dopo l’1-2 con gli ucraini, il 7-1 all’Udinese il 27 ottobre dopo il 5-1 subìto a Manchester il 22 e infine il 3-0 a Brescia il 30 novembre dopo la prima vittoria in Champions il 26 con la Dinamo. Stanchezza e Champions? Suvvia…
Bah ….la spal?
Per ora..?