Mister Gasperini in conferenza stampa: “Il campionato resta la nostra competizione più importante. Caldara? In crescita decisa”

In conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Sassuolo parla Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta.

La partita. “È un impegno importante anche quello di domani, anche se col Valencia abbiamo speso molte energie soprattutto a livello mentale. È stata una festa di pubblico che ci ha un po’ stordito, ma dobbiamo dimenticarcela”.

Il campionato. “Resta la nostra competizione più importante e dobbiamo continuare sulla scia dei recenti risultati molto buoni. Il Sassuolo sta facendo bene anche se è reduce da una sconfitta in casa col Parma”.

Come sta la squadra. “Ieri tanti giocatori erano ancora affaticati, i titolari di mercoledì erano alla prima seduta piena dopo lo scarico postpartita di Champions. Ci sta che in formazione possa esserci qualche avvicendamento: c’è chi si merita a prescindere la chance dall’inizio. Non ho voglia di stravolgere la squadra”.

La formazione. “Rinunciare a Ilicic e Gomez sarebbe come Ronaldo e Dybala alla Juve o Lukaku e Lautaro all’Inter. Non ho intenzione di lasciar fuori entrambi, poi vedremo a partita in corso”.

Il Valencia. “Con la Roma e il Valencia sono state partite simili dal punto di vista tattico. L’andata degli ottavi ci sarà molto utile per il ritorno: a distanza di te giorni invece ci sono meno margini per le prove del caso. Anche il Sassuolo ha un sistema di gioco simile al Valencia: è propositivo, molto offensivo, con attaccanti veloci e sempre pericoloso”.

Su Zapata e Caldara. “Nelle ultime due apparizioni Duvan è stato più appannato rispetto alle precedenti, ma è tornato solo a gennaio da un lungo stop e avrà modo di essere più brillante. Caldara è partito molto bene dal suo ritorno, poi ha pagato calo e adattamento: ora si sta stabilizzando sui suoi standard normali, è in crescita decisa”.

Su Djimsiti. “Ha recuperato dalla forte contusione che gli impediva di calciare. Il rischio delle sfide ravvicinate sono i tempi di recupero. Ma ci siamo tutti”.

La classifica. “Sei punti di margine sulla quinta sarebbero tanti se non fossimo solo alla sesta di ritorno. Se ci stabilizzeremo intorno alla settantina ben difficilmente quelle dietro potranno riprenderci”.