Manganellati sul pullman che li avrebbe riportati a Bergamo dopo la semifinale di andata di Coppa Italia, i tifosi dell’Atalanta vogliono chiarezza
La notte del 27 febbraio 2019 è ancora un incubo che accompagna tantissimi tifosi dell’Atalanta. All’altezza del viadotto del Varlungo, vicinissimo all’uscita del casello Firenze Sud, i tifosi dell’Atalanta al termine della semifinale di Coppa Italia contro la Fiorentina vennero fatti accostare e presi a manganellate, lasciando evidenti segni di contusione sui loro corpi. A dodici mesi di distanza, come analizza TuttoSport, nonostante gli appelli politici, giustizia non è stata ancora fatta. Intorno alla mezzanotte di un anno fa degli agenti avrebbero ordinato a uno dei ventitrè pullman di ritorno a Bergamo di fermarsi prima di attaccarli, ma ancora la dinamica non è stata chiarita, tanto che le forze dell’ordine sostengono ancora che siano stati i tifosi atalantini a ordinare all’autista di fermare il mezzo.
LE PAROLE DEL LEGALE. “Siamo molto delusi e amareggiati”, racconta l’avvocato Federico Riva, legale di alcuni tifosi, “Questa mancanza di verità e di giustizia alimenta un’ulteriore forma di delusione e sconforto: a Firenze dovrebbero indagare sul comportamento degli uomini delle Forze dell’Ordine”.
Gori intervieni
Aspettiamo la verità
Non avevano detto Salvini e Belotti che ci avrebbero pensato loro?