Organico migliorato, nessuna chiusura né resistenza in difesa, un 4-3-2-1 che esalta il loro attacco: ecco perché i nerazzurri non dovevo sottovalutare i nemici di domani
Non bisogna guardare la classifica perché, se ci si sofferma a quella, si rischia di cadere in trappola. Sulla carta infatti non c’è gara tra Atalanta e Lecce: la distanza tra le due squadre è quasi incolmabile. Ben veticinque infatti i punti giallorossi in venticinque gare, 45 su 24 i nerazzurri, che vantano un 63-32 contro 32-49 nel saldo dei gol fatti e incassati. Come sottolinea L’Eco di Bergamo, la differenza è abissale e lo appare ancora di più calcolando che entrambe le squadre vanno meglio fuori casa, dove la Dea però ha guadagnato 25 punti a fronte degli 11 del Lecce. E domani saranno i bergamaschi a giocare in trasferta.
PUNTI FORTI DEL LECCE. Bisogna anche analizzare però che i leccesi si sono presi i tre punti nelle ultime due, sia contro il Torino che contro la Spal, un exploit prima della sconfitta romana, senza dimenticare la vittoria clamorosa a Napoli (3-2). Una squadra da alti e bassi che sfrutterà la gara dell’Atalanta come una prova del 9. Il Lecce si spingerà in avanti per far valere il suo gioco con un organico molto migliorato, tra Deiola regista, l’attaccante Barak, l’esperto Saponara e il 4-3-2-1 cucito addosso a Lapadula e Mancosu.