Il tecnico della Primavera Massimo Brambilla compie 47 anni di cui 5 da atalantino. Dall’Under 17 allo scudetto dei giovani-big con la Primavera, mini storia di un allenatore vincente
Dalla covata dei ragazzi del ’99 con Alessandro Bastoni come futuro fenomeno, scudettata con supercoppa in Under 17 nel 2016, alla Primavera di Dejan Kulusevski tricolore nel 2019, dopo 16 anni a secco di trofei da lustrare in bacheca. L’ultimo dei quali ovviamente porta sempre la sua firma, la Supercoppa Italiana Under 19, il 28 ottobre scorso nel santuario del calcio bergamasco. Massimo Brambilla compie 47 anni per l’anagrafe e il quinto da tecnico dei giovani dell’Atalanta accompagnato dalla più che meritata fama di fabbrica di plusvalenze. Anche perché tra il primo e il secondo campioncino in premessa andrebbe infilato anche Musa Barrow, passato nella prima squadra di Gian Piero Gasperini nell’inverno del 2018 proprio dalle mani dell’allenatore di Vimercate, a Zingonia solo dal 2015 ma capace di infornate continue di talenti in erba saccheggiati qua e là dai big. E già iscritti nei bilanci passati, presenti e futuri come danaro sonante, finito o in procinto di finire in cassa da Inter, Bologna e Juventus.
BRAMBILLA E LE PLUSVALENZE IN ERBA. In pratica l’ex centrocampista al fosforo di Monza, Reggiana, Parma, Bologna, Torino, Siena, Cagliari, Mantova e Pegrocrema, ritiratosi da calciatore a quota 37 nel 2010, produce almeno un guadagno netto societario a stagione. Anche se a onor del vero il gambiano, connazionale di Ebrima Colley che ha già esordito al piano di sopra in autunno al “Dall’Ara”, aveva cominciato sotto Valter Bonacina, predecessore senza titoli sulla panchina dell’Under 19 di casa con in dote la sola finale di Gubbio con la Lazio nel 2013. Caldara, Conti, Gagliardini, Grassi & Co., trasformati in plusvalenze dal Gasp da prestiti di ritorno: a ciascuno le sue. Chi può capire e assecondare il percorso di crescita dei giovani della covata più di un campione d’Europa Under 21, nel 1996, agli ordini di un altro esperto del settore come il compianto Cesare Maldini?
BRAMBILLA, IL FORNITORE UFFICIALE DI GASPERINI. La ricetta del nostro è fare calcio attraverso la cura dei singoli e il bel gioco. Roba che piace un gradino più su: “Negli anni scorsi ho saccheggiato la Primavera”, l’ammissione del comandante in capo del miracolo atalantino. In realtà lo sta facendo tuttora, vedi esordio nella scorsa stagione di Roberto Piccoli e pletora di giocatori in prestito forzoso dal mago dei boys Brambilla: Caleb Okoli e David Heidenreich in difesa, Khadim Ndiaye già aggregato ai portieri in ritiro, Amad Traore che con l’Udinese ha pure estratto la carta da settebello il 27 ottobre al Gewiss Stadium, Jacopo Da Riva in mezzo gli ultimi fra i convocati per far numero e tenere alto lo spirito competitivo in allenamento sul campo principale. Giù, per farsi le ossa, solo il settimo fuoriquota della serie, il 2000 dal Bordeaux Raoul Bellanova, innesto di gennaio ritenuto pronto solo per la panca, anche se si allena quasi soltanto coi grandi.
BRAMBILLA, IL DOPO GASPERINI? Niente da dire circa l’abilità del festeggiato di oggi, 4 marzo 2020, dello staff tecnico alle dipendenze di Antonio e Luca Percassi, nel tradurre in fatti concreti il dominio a pelo d’erba tra le ammiraglie dei vivai italiani. L’Under 17, ex Allievi, che con Brambilla ha rischiato il bis ancora contro l’Inter, non vinceva dal 2005, anno del terzo scudetto dopo quelli del 1992 e del 2002. Aggiungiamoci pure il Trofeo di Arco da doppietta 2016-2017: 2006-8-9 i precedenti, poi ci sarebbe arrivato anche il successore Giovanni Bosi (2019). La Primavera, invece, dalla Coppa Italia 2003, terza conquistata dopo 2000 e 2001, con triangolini verde-bianco-rossi precedenti nel ’93 (anche la Viareggio Cup, la seconda dopo il 1969) e nel ’98. Ma Super Massimo a ‘sto giro sta esagerando, in senso buono: il suo 4-3-3, sempre meno convertito soprattutto in corsa a 3-5-2 o 3-4-3, è approdato agli ottavi di finale di Youth League alla primissima partecipazione. E dire che tutto era cominciato con il ko di Zagabria nell’antipasto della rovina da poker in Champions. Con Shakhtar e Manchester City la rincorsa da primo posto, a fotocopia del campionato, dimostrando di sapersi difendere senza puzza sotto il naso. Peccato solo per la Coppa Italia mollata ai quarti con la Roma. Se i Percassi non volessero il Gasp a vita, il “dopo” non può che appartenere a lui. Tanti auguri. E per quella tolda di comando ambita quanto occupatissima, in bocca al lupo.
Zitti Gasperini a vita!!!!!
L’allenatore dell’Atalanta è Gasperini!! PUNTO….. Perché andare nel futuro??
Forse tra 10 anni
Se domani mattina il Gasp non fosse più l’allenatore dell’Atalanta ed io dovessi sceglierne il sostituto, il primo nome sarebbe quello di Thiago Motta.
Basta parlare di dopo Gasperini !!!!! Non c’è motivo
Ma molto dopo…
Solita fakenews. Gasperini non si tocca. Ma questo non la capisce
Tra 30 anni
Domanda….. Ma perchè si pensa al dopo Gasperini? A me risulta che abbia detto che sarà difficile schiodarlo da Bergamo…… Quindi?
dopo il Gasp io vedo solo il Gasp, nel senso che questo ne deve fare di strada prima di essere minimamente paragonato al Maestro… e poi non capisco perché fa giocare la difesa a 4 quando la prima squadra gioca a 3… la logica dovrebbe essere creare giocatori pronti ad entrare in prima squadra, di conseguenza i moduli dovrebbero essere gli stessi sia per la prima squadra che per la primavera, ovviamente con quest’ultima che si deve adeguare.
Per me Brambilla è un grande allenatore, potrebbe sostituire Gasperini in futuro,
Bè io prima preferirei che faccia qualche esperienza in serie A tanto per capire come funziona poi sarebbe bello ho visto tante volte giocare la primavera e gioca davvero bene e da spettacolo
Quando va in pensione il Gas
Fra 10 anni può darsi…