
Mini storia di un bergamasco compaesano di Caldara che vive vicino a Valencia: per lui niente stadio, ma la malattia del tifo atalantino è passata anche al figlioletto
Scanzorosciate è la patria che lo accomuna a Mattia Caldara. Figurarsi la malattia del tifo per l’Atalanta, trasmessa da buon bergamasco da Luca Cappelli di Scanzorosciate, quasi cittadino onorario di Valencia per averci fatto l’università post laurea in chimica, al figlioletto primogenito Diego, 3 anni e mezzo. La bella storia dell’emigrato che ha messo casa e famiglia a Canals, a 50 chilometri dal capoluogo della Comunitat, è raccontata oggi su L’Eco di Bergamo.
LUCA DA SCANZO, A VALENCIA MA SENZA STADIO. Luca da Scanzo, trasferitosi dal pese di Caldara in Spagna nel 2004, è passato dai vigneti natii agli aranceti sotto casa. Sposato con Carmina, oltre a Diego, che ingaggia derby del tifo in famiglia col valencianissimo cugino Carles, ha un altro erede, Pablo, 10 mesi. E sarebbe voluto andare allo stadio “Mestalla” per vedere la sua amatissima Dea. Dopo aver ricevuto richieste dagli amici della Bergamasca su biglietti e altro, la rinuncia. Ma la vedrà in tv come sempre.
